Sconcerti: “Non so se la Juve prenderà Higuain, ma è un chiaro ritorno al potere per la Fiat”

Ormai è argomento del giorno Higuain e l’interesse della Juve, diretta rivale del Napoli da sempre, su di lui. Anche il giornalista Mario Sconcerti, nel suo editoriale per il Corriere della Sera, parla della vicenda: “Non so se la Juve prenderà alla fine Higuain, è una questione delicata, appartiene anche al popolo, ma il fatto stesso che sia stato determinato un budget così forte dimostra l’antica differenza di una squadra che appartiene alla più grande azienda italiana. Questo mercato racconta il ritorno della Fiat come potenza egemone del calcio. La Juve appartiene per due terzi alla Exor, la cassaforte finanziaria del mondo Fiat. La novità è il ritorno della Juve a un’eccellenza manageriale e l’idea conseguente che su questa base si debba andare in cerca di nuovi guadagni. Come? Investendo sul grande calcio d’Europa.L’Italia è una tappa, non il traguardo. Vincendo in Italia si prende rispetto ma non soldi. Il tesoro è oltre. La Juve sta costruendo una squadra per il tesoro massimo e per farlo ha bisogno di avere accanto la sua proprietà. È la Fiat che sta tornando, non la Juve. Calciopoli ha significato un costo di quasi un miliardo per la Juve, tra giocatori e occasioni perse, più il tempo di smaltirle. Se guardiamo appena oltre il mercato, ci accorgiamo che questo ritorno di ampiezza significa che dopo dieci anni Calciopoli è davvero finita. Non siamo più al contenimento di un deficit ma all’indeterminatezza della grande azienda che torna a cercare il massimo”.

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