Il Napoli continua ad allenarsi a Dimaro, sede del ritiro degli azzurri, tra fase difensiva e partitelle per arrivare al top in vista della prossima stagione agonistica. Intanto il mercato impazza e le voci si rincorrono anche qui nel Trentino. Ilnapolionline.com ha intervistato il collega di Tv Luna Carlo Alvino sul momento degli azzurri e sulle mosse del d.s. Giuntoli.
Siamo al sesto giorno di ritiro qui a Dimaro del Napoli, cos’hai notato di diverso rispetto alla scorsa stagione? “Si vede già un’intensità molto alta negli allenamenti, la fase difensiva ormai è il cavallo di battaglia di mister Sarri e noto già un gruppo molto unito. E’ bello vedere tanti giovani in ritiro, così si mettono in evidenza ed è un segnale importante anche che il club lancia con il settore giovanile”.
In città c’è un pizzico di scetticismo per l’acquisto di Giaccherini. Secondo te da cosa dipende? “Effettivamente lo sto notando, ma lo reputo infondato, perché è un calciatore davvero valido. E’ un nazionale, lotta sempre e sono certo che questa caratteristica farà innamorare i tifosi azzurri. Chi mostra questa peculiarità non può non essere apprezzato, perciò lo considero un acquisto intelligente”.
Giuntoli è a Milano per altre operazioni di mercato. A tuo avviso chi potrebbe arrivare come terzo acquisto? “Si confermo quello che hai detto, il d.s. è a Milano e sicuramente vorrà piazzare altri acquisti di mercato. I nomi sono sempre quelli, calciatori funzionali al progetto tattico di Sarri e aggiungo tutti interessanti. E’ ormai sfumato Witsel, piace Herrera, non solo a me ma anche al mister partenopeo e c’è anche Pereyra, perciò saranno ore davvero intense per il dirigente partenopeo”.
Mi hai anticipato su Witsel, è mister Sarri che ha posto il veto decisivo? “Assolutamente sì, non per le qualità tecniche che sono indiscusse, ma per una questione tattica. Secondo le idee di Sarri rallenta la manovra, mentre noi sappiamo che il gioco degli azzurri è fatto di due tocchi verso le punte. Lui vorrebbe Herrera, ma purtroppo il Porto conferma di essere un osso duro”.
Ci sono qui a Dimaro molti giovani, c’è uno in particolare che ti sta impressionando? “Sembrerei banale, ma dico Roberto Insigne, si sta mettendo in evidenza qui in ritiro e sono felice per lui, in attesa di Lorenzo. Ovviamente molto bene gli altri, in particolare Tutino e Celiento, ma sono felice che si stanno mettendo tutti in evidenza e sarà senz’altro una bella esperienza per tutti loro”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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