Dopo il gol dal dischetto di Hector, quello che regala alla Germania il pass per la semifinale di mercoledì sera a Marsiglia, Lorenzo Insigne scoppia in un pianto di dolore. E le sue, più che mai, sono «Lacrime napulitane» , ma quelle dell’attaccante azzurro hanno ben poco a vedere con una «sceneggiata». Dopo aver realizzato il suo calcio di rigore quello che ha aperto la serie Insigne ci credeva per davvero. Conte l’aveva messo nella mischia all’inizio del secondo tempo supplementare al posto di Eder, per approfittare delle sponde di Pellè e provare a colpire negli spazzi. Dopo l’eliminazione del Belgio di Mertens, poi, era l’ultimo tra i napoletani rimasti in corsa in questo Europeo, e adesso anche lui dovrà fare le valigie. Destinazione? Vacanze prima e Dimaro poi perché bisognerà innanzitutto dimenticare l’amarezza per l’eliminazione dall’Europeo. Lo step successivo sarà mettere la testa al campionato e alla Champions, viatici giusti per mettersi alle spalle la bella esperienza in Nazionale.