Salernitana, due attaccanti pronti a fare le valigie

Difesa fatta, centrocampo quasi (manca solo la casella della mezz’ala sinistra), attacco in via di definizione o forse da ridisegnare. La nuova Salernitana prende forma. Il paradosso è che prende forma senza avere ancora, almeno ufficialmente, il nuovo allenatore. Che è Simone Inzaghi e che, dopo aver risolto il suo contratto con la Lazio, verrà presentato a Salerno all’inizio della prossima settimana. Almeno questo dicono i dirigenti granata. Nel frattempo il direttore generale Fabiani si appresta a definire quelle trattative ormai avviate da tempo: con i terzini Laverone, Vitale e Garofalo, con il centrocampista sloveno Bacinovic (che ieri mattina ha eliminato il post sul suo profilo facebook col quale giovedì sera aveva di fatto annunciato il suo trasferimento a Salerno, scatenando l’entusiasmo dei tifosi salernitani e la delusione di quelli del Lanciano), con l’esperto mediano Gianni Munari. «Ci proveremo», afferma Fabiani a proposito di Munari, che ha ancora un altro anno di contratto col Cagliari, dove si ritrova di fatto chiuso dopo l’arrivo di Ionita. Ma per Munari bisognerà vincere la concorrenza della Spal. Per l’attacco, invece, le ipotesi Rosina, Insigne jr e Carlini non sono affatto tramontate. Ma restano i nodi Coda e Donnarumma. Si, nodi perché entrambi, pur essendo legati contrattualmente alla Salernitana, per ragioni diverse potrebbero partire. Donnarumma potrebbe non ritrovarsi a suo agio nel 4-3-3 di Inzaghi e chiedere, quindi, di cambiare aria. Avellino, Perugia, Latina, Cesena e Spezia si sono fatte avanti in B, il Foggia in Lega Pro. Per quanto riguarda Coda, invece, al giocatore è stato proposto un adeguamento con allungamento del contratto («Abbiamo ratificato quanto già previsto nel contratto dello scorso anno», ha detto Fabiani), ma l’ex Parma potrebbe cedere alle sirene della serie A (Pescara?).
NALINI. Chi ha ceduto al fascino (e all’ingaggio) di un club del massimo campionato è Andrea Nalini, passato al Crotone da svincolato. Tra l’ex Virtus Vecomp e la Salernitana è finita male, con scambi di accuse al vetriolo. Al Mattino il giocatore ha detto di aver avuto dal club granata una proposta irrisoria e di essersi curato a Bologna a spese proprie. Immediata, ieri pomeriggio, la replica della Salernitana, che ha precisato innanzitutto «di aver messo a disposizione del calciatore tutte le risorse economiche e medico-sanitarie necessarie per ovviare alle molteplici complicanze sopraggiunte, specialmente nel corso di queste ultime due stagioni, e dovute alle evidenti alterazioni biomeccaniche dell’atleta». La Salernitana sostiene anche, affermando di disporre dei

Serie B

documenti strumentali che lo certificano, di aver concesso a Nalini «consulti con i migliori specialisti italiani del settore (ortopedici, posturologi, chirurghi maxillo-facciali), che hanno tutti sempre convenuto con diagnosi e prognosi effettuate dai sanitari del club. Inoltre, su richiesta specifica del calciatore la Salernitana ha autorizzato un lungo periodo di cure presso centri specializzati di gradimento dell’atleta, sostenendo gli oneri di tutte le visite e le terapie effettuate». Quanto poi al rinnovo ed alla proposta irrisoria la Salernitana smentisce in quanto Fabiani, Mezzaroma e Lotito «hanno a più riprese nell’arco dell’ultima stagione, invitato il calciatore e il suo agente a sedersi al tavolo delle trattative al fine di discutere il rinnovo del contratto. A tali inviti né Nalini, con atteggiamenti sfuggenti, né tantomeno il suo agente, hanno ritenuto opportuno incontrare la società adducendo quale giustificazione che un’eventuale offerta di un club di serie A non avrebbe lasciato alcun margine di trattativa». E pare che Mezzaroma conservi gli sms di Peraino, l’agente di Nalini, che confermino tutto questo. La Salernitana ritiene legittime le aspirazioni di Nalini «ma le dichiarazioni del calciatore appaiono piuttosto come un’elusione della realtà nei confronti della società, che lo ha puntualmente retribuito e supportato nel corso di mesi e mesi di assenza dai campi di calcio». Infine l’invito al giocatore ad evitare «atteggiamenti irrisori nei confronti della società e della tifoseria» altrimenti saranno avviate azioni legali.

Corriere dello Sport

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