Non sono molti i minuti che Lorenzo Insigne ha potuto dare a questi Europei, ma sono stati sicuramente di grande impatto. 31 in tutto, compresi i recuperi, ma dove Insigne ha dimostrato l’importanza dell’apporto che può dare alla squadra nel momento del bisogno. Infatti nella gara di girone, aveva sfiorato il vantaggio per l’Italia, colpendo un palo, mentre nella gara di lunedì contro la Spagna, battuta per 2-0 dall’Italia, l’azione del secondo gol, quello di Pellè, è stata innescata proprio dal napoletano. Di questi Europei di Insigne, che si sperano possano dargli sempre più visibilità e gioco in campo, parlano tanti ex azzurri, uno di questi, Gigi Pavarese, ex direttore sportivo del Napoili dice: “In una Nazionale povera di talenti, Insigne e Bernardeschi sono gli unici elementi della rosa capaci di poter dare un apporto tecnico importante, addirittura credo che siano tra i migliori degli ultimi vent’anni in questo senso. Per questo, fa una certa impressione il fatto che Insigne non trovi molto spazio. C’è da dire, però, che così com’è, quest’Italia operaia è esaltante. Gli Europei si stanno dimostrando un po’ miseri in quanto a qualità delle giocate, eccezion fatta per la Germania, ma la Nazionale ha un allenatore ed è squadra. Conte sa che in questo momento non si può rinunciare a Eder, quindi Lorenzo deve essere bravo a ritagliarsi quel piccolo spazio per essere decisivo e incisivo, come ha fatto contro la Spagna”, ha osservato il dirigente, che riconosce anche dei meriti a Sarri: “Il gioco del Napoli, inoltre, lo aiuta: due giorni fa ha fatto un’apertura che ha dato il via all’azione del gol come quando dall’altro lato c’è Callejon pronto a ricevere il suo passaggio. Contro l’Irlanda aveva messo in porta Sturaro come ha fatto qualche volta con gli inserimenti di Hamsik. La determinazione di Insigne è un segnale importante, vuol dire che da parte dei panchinari c’è la stessa partecipazione al gruppo che c’è nei titolari”.
Fonte Il Roma