De Laurentiis pensa di chiedere alla Lega di giocare il 21 agosto fuori casa. Di nuovo ferri corti con il Sindaco?

Oggi De Laurentiis vola a Los Angeles per impegni professionali, nel mese di luglio si dividerà tra Ischia, dove si svolge il festival del cinema, e il ritiro della squadra a Dimaro, in Trentino. Sarà attento agli sviluppi che riguardano il San Paolo, non soltanto per il campo. Nell’incontro di venerdì il presidente ha concesso al sindaco la disponibilità ad effettuare i primi lavori per mettere in sicurezza lo stadio, in base alle prescrizioni dell’Uefa, che deve concedere il placet per organizzare le partite di Champions League. Palazzo San Giacomo deve trovare l’adeguata cornice giuridica per autorizzare questo intervento da parte del prestigioso inquilino del San Paolo, stadio fatiscente che era stato definito dal presidente «un cesso» nello scorso settembre dopo un botta e risposta con il sindaco. Una settimana fa, dopo il ballottaggio, De Laurentiis ha proposto a De Magistris un progetto da sviluppare tra Comune e Napoli. Ma il caso-prato rischia di irrigidire nuovamente i rapporti.

Il club, per evitare ulteriori problemi al terreno di gioco, chiederà alla Lega Serie A – giocare la prima partita, programmata domenica 21 agosto, fuori casa. Quattro anni fa il Napoli aveva provveduto a un maxi-investimento per rizollare il campo del San Paolo, raccogliendo le sollecitazioni dei suoi giocatori (di Cavani, in particolare). «Ma se fossero stavolta accertati danni gravi non vi sarebbero i tempi per ulteriori interventi di questa portata», trapela dalle stanze del club di Castel Volturno.

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