Alle 12 era tentato di dire di sì del Napoli, alle 14 aveva cambiato idea dopo una telefonata con Juric che lo aveva convinto a seguirlo al Genoa, verso le 15 aveva di nuovo preso la via per Napoli dopo una chiamata non proprio cortese del suo presidente Sebastiani che lo invitava a non fare stupidate e infine, verso metà del pomeriggio, il blitz di Galliani (preparato negli ultimi giorni a dovere con gli agenti Alessandro Moggi e Gianluca Libertazzi), che ha contattato il Pescara e raggiunto in una manciata di minuti l’intesa con Sebastiani sulla base di 9,5 milioni di euro. Doveva dare una risposta ieri. E Lapadula l’ha data. Alla fine, l’incredibile decisione è servita, poco prima dell’ora di cena. Il Milan lo ha soffiato al Napoli con una operazione lampo. Il giocatore ha accettato firmando un contratto di 4 anni da 1,2 milioni a stagione. Più un’opzione sul quinto anno a favore del club di via Turati. Più o meno quello che offriva il Napoli che però con quella cifra rilevava anche i diritti di immagine. Cosa che il Milan, invece, lascia quasi per intero all’attaccante.