Solo il palo a interrompere il sogno dell’attaccante del Napoli che avrebbe tanto voluto battezzare il suo esordio all’Europeo francese con un gol. Ma l’impatto di Insigne sulla partita è di quelli che lascerebbero basito anche il più scettico degli osservatori. «Sono entrato per dare una mano alla squadra ma non ci sono riuscito, peccato per il palo perché sono stato davvero sfortunato. Conte fa sentire tutti importanti e noi abbiamo cercato di dare tutti il massimo». Corsa, voglia (con tanto di ammonizione nel finale) e spirito di sacrificio: ecco il giusto mix per fare breccia nella testa di Antonio Conte che anche nella gara contro l’Irlanda non ha rinunciato al suo modulo iniziale, quel 3-5-2 che per forza di cose lascia poco spazio ad uno con le caratteristiche di Insigne. Nella manciata di minuti concessi da Conte, però, il fantasista napoletano si è saputo giocare tutte le proprie carte a disposizione, perché non è certo un mistero il fatto che sia in un’ultima fila nelle gerarchie dell’attacco del ct azzurro. «Ho sempre avuto la considerazione di Conte che mi ha dato l’opportunità di fare parte di questo gruppo fantastico ed io ho dato il massimo per aiutare la squadra. Se sono quì è perché ho lavorato tanto nel pre ritiro. Per quanto riguarda la partita con l’Irlanda ci dispiace tanto per il gol subito nel finale». Insigne ha imparato a sgomitare per una maglia nel Napoli, certamente continuerà a farlo anche adesso nell’Italia perché fa parte del suo stesso Dna. «Prima di entrare Conte mi ha chiesto di giocare tra le linee, non è tra le mie qualità quella di andare a giocare con l’impatto contro i difensori. Mi sono abbassato tra le linee è ho cercato di fare quello che mi ha chiesto il mister e spero di averlo fatto bene. Lunedì c’è una partita importante ed è per questo che pensiamo già alla Spagna». Fonte: Il Mattino