Equivoci, rialzi, scatti d’ira e un’altra fumata grigia. Il Lapadula-day slitta. Forse sarà nelle prossime ore o magari venerdì. La sostanza è che adesso l’attaccante del Pescara si aspetta dal Napoli un piccolo scatto in avanti nell’offerta da 800 mila euro per 4 anni. Insomma, un piccolo rialzo e l’affare andrà in porto. Dunque, serve un altro vertice, in programma oggi a Roma a cui prenderà parte anche Alessandro Moggi rientrato ieri dagli Usa. Perché il suo gradimento alla maglia azzurra non è in discussione: ha spiegato a Giuntoli che Napoli è piazza graditissima e che per lui si avvera un sogno (quello di giocare in Champions). Anche perché sa che non sarà solo il vice-Higuain. Ma dai messaggi sottotraccia dell’entourage dell’ultimo imperatore della B si capisce che qualcosa va ancora limato tra domanda e offerta. Poca roba, sia chiaro. Ma quei dettagli che fanno sì che non ci sia ancora una intesa totale che spinga Lapadula a mettere la sua firma al contratto. Che potrebbe anche avvenire oggi. Il Napoli non è affatto preoccupato. Nel senso che non intende andare dietro alla risposta di Lapadula. Ma più passano le ore e più si rischia una rottura: nel senso che De Laurentiis potrebbe anche decidere di virare su altri lidi. Mandando a monte una maxioperazione non proprio di poco conto: perché al Pescara sono stati garantiti 12 milioni per i cartellini di Lapadula e Caprari, oltre che per i primavera Del Sole e Noce.
Forte del feeling con Sebastiani, il Napoli ha sondato il Pescara anche per il terzino destro Francesco Zampano, altro classe 93. Motivo per cui Sebastiani, ieri, per tutto il giorno, non ha fatto che ripetere che «Napoli è il top, è la piazza migliore per Lapadula». Insomma, sembra quasi un conto alla rovescia. L’attaccante ha già parlato un paio di volte al telefono con il presidente De Laurentiis.
Fonte: Il Mattino