Nessun ulteriore appello ci sarà per la Repubblica Ceca, né tantomeno per la deludente Turchia sin qui vista, eccetto il definitivo giudizio che verrà fuori dal confronto diretto di Lens. Le due Nazionali vantano un solo punto complessivo dopo le prime due giornate del gruppo D, acquisito sul filo del rasoio dai cechi nella rocambolesca sfida con la Croazia; mentre gli uomini di Terim sono reduci da una strapazzata ad opera dei maestri spagnoli, in una gara il cui punteggio: 3-0, non lascia spazio a nessun tipo di ulteriore commento. Date le premesse, il match che verrà diretto dallo scozzese Collum, escluderà apriori il pareggio come esito auspicato da anche una sola delle due contendenti, poiché ciò vorrebbe dire preparare le valigie abbandonando anzitempo il suolo francese. Per i cechi una vittoria potrebbe valere ancora un passaggio come seconda nel girone, in caso di concomitante sconfitta della Croazia contro la Spagna, mentre per la Turchia i tre punti potrebbero ancora consentirle di imbucarsi agli ottavi per la finestra riservata alle migliori terze. Non c’è dunque da sorprendersi, se all’avvio del match i più motivati sembrano indiscutibilmente i cechi, i quali si riversano nella metà campo avversaria, impensierendo i turchi con un inserimento di Darida che però non inquadra lo specchio. Come spesso accade nel calcio, l’apparenza inganna, e così a sbloccare il risultato è una sin qui remissiva Turchia con una ripartenza ben congegnata dai suoi uomini di maggior talento: Turan, Mor (il futuro è tutto suo) e Burak Yilmaz, che mira col piattone destro l’incrocio facendo secco un incolpevole Cech. La risposta ceca è ancora affidata a Darida, il cui sinistro viene deviato in corner, sugli sviluppi del quale Sivok incornerà centrando in pieno il palo. Quest’ultima, più un paio di spunti di Kaderabek (23′ e 31′), rappresenteranno le migliori occasioni per i calciatori in completa tenuta rossa di pervenire al pari in questo primo tempo. Da segnalare poco dopo la mezz’ora uno sventolare ripetuto di gialli ad opera dell’arbitro Collum, per sedare una crescente fallosità dei ventidue in campo.
SECONDO TEMPO:
L’avvio di ripresa, è come all’inizio del match di marca ceca, ma Krejici non riesce a impensierire come vorrebbe un vigile Babacan. È invece il diciottenne turco Mor (58′) a creare grattacapi nella metà campo avversaria con una serpentina culminata in un sinistro non di molto alto sulla trasversale. La Repubblica Ceca è in grossa difficoltà nel produrre gioco, e dunque si affida sovente a conclusioni dalla distanza sulle quali l’estremo baluardo turco seguita a fare ottima guardia. Al 65′ la formazione ottimamente schierata da Terim, perviene al raddoppio grazie a Tufan, pronto a risolvere una mischia in area con un potente destro che s’insacca nell’angolino: per i cechi la notte di Lens si tinge irrimediabilmente di buio. Poco dopo il ct turco richiama in panca il gioiellino Mor, rimpiazzandolo con il più esperto Sahan, mentre l’omologo di Terim, Vrba, cambia Dockal con Sural, che di lì a poco si rende pericoloso con un cross a tagliare l’intera area avversaria, senza che venga raccolto da nessun compagno. Più passa il tempo e più il morale dei cechi si fa cupo, fatta eccezione per Darida, il quale è l’ultimo a rassegnarsi all’imminente eliminazione scagliando dardi dalla distanza puntualmente rispediti al mittente dal solito Babacan. Tra un possibile 3-0 turco e un’improbabile segnatura ceca, le lancette dell’orologio si avvicinano inesorabili al 90′, con il fischietto scozzese Collum che assegna cinque minuti di recupero durante i quali il punteggio rimarrà invariato, sancendo di fatto l’eliminazione da Euro 2016 per la Repubblica Ceca, e ponendo invece la Turchia in attesa di un nuovo appello, dopo quello favorevole della notte di Lens.
Repubblica Ceca-Turchia 0-2