Russi e gallesi scendono in campo a Tolosa, in un Municipal imbottito di agenti dopo la guerriglia di Marsiglia di pochi giorni orsono, provocata proprio dagli hooligan d’Est Europa, e culminata nel ferimento di trentacinque tifosi inglesi (di cui uno ancora grave). Per fortuna il fischietto Eriksson può sancire l’inizio della gara in un clima del tutto sereno, sperando che l’unico e solo protagonista sia, il gioco del calcio: secondo molti il più bel gioco del mondo. Il leit motiv tecnico-tattico del primo tempo è svelato alla platea francese già dalle primissime fasi di gara dalla stella gallese Bale, che saggia subito i guantoni di Akinfeev con un sinistro da fuori area. Quindi al 9′ è l’attivissimo Ramsey a farsi notare con una serpentina a tagliare l’intera difesa avversaria e scarico sul compagno “madrilista”, il cui tiro viene stavolta murato. È il preludio al vantaggio dei “Dragoni” gallesi, ad opera dello stesso Ramsey, imbeccato superbamente da Allen in una azione di ripartenza da manuale. La reazione russa (se così si può dire), nasce e muore in una battuta velleitaria dalla distanza di Kokorin che tristemente si spegne sul fondo. Si giunge così al 20′, minuto del più che meritato raddoppio degli uomini di Coleman: ancora maturato da una manovra sviluppatasi lungo l’asse centrale del campo (inspiegabilmente privo di presenze russe), tra i cui protagonisti vanno citati i soliti Ramsey e Bale, nonché l’esterno sinistro Taylor: abile nel trafiggere Akinfeev al secondo tentativo con un puntuale tap in, regalandosi nel giorno più appropriato la gioia della sua prima segnatura in nazionale. Russia già ferita, ed ora colpita mortalmente al cuore, tant’è che in questa prima frazione di gioco si avvicinerà all’area avversaria in un’unica, casuale, circostanza: ossia su rinvio del suo portiere Akinfeev, sporcato da Williams e tramutatosi in assist per il centrattacco Dzyuba, che non riuscirà a superare l’estremo difensore gallese. I britannici seguitano dunque a seminare scompiglio tra gli avversari, sfiorando a più riprese il tris proprio con il suo uomo più rappresentativo, Gareth Bale: sin qui indiscussa star dell’intero Europeo. Eriksson manda tutti negli spogliatoi dopo 1′ di recupero.
SECONDO TEMPO:
I russi si ripresentano sul terreno di gioco con Alexsei Berezutski al posto di Vasili Berezutski. Ma purtroppo per loro la musica non cambia, e la partitura è sempre diretta da “direttor Bale” che impensierisce subito Akinfeev col suo pungente sinistro. Al 56′ è ancora la freccia gallese a sfiorare la marcatura, se non fosse per l’uscita tempestiva a sbarrargli la porta dell’ottimo Akinfeev: di gran lunga il migliore dei suoi. Poco prima il ct russo Slutsky aveva operato il suo secondo cambio rilevando uno spento Shiroko con Golovin. Ma ecco al 67′ giungere il sigillo definitivo ad incontro e qualificazione con il terzo gol gallese ad opera proprio di Bale, abile nel rifinire una superba imbeccata dell’altro compagno in serata di grazia come lui, Aaron Ramsey. I venti minuti e poco più che separano i ragazzi di Coleman dalla storica qualificazione agli ottavi, trascorreranno in un controllo assoluto delle operazioni di gioco, e permetteranno all’allenatore gallese di proiettarsi (e chi ci avrebbe scommesso…) con la mente già al prosieguo del Torneo, risparmiando preziosi minuti a due tra i suoi uomini migliori: il motorino Allen e il campionissimo Bale: cui viene tributata una doverosa ovazione dalla folta tifoseria gallese, ubriaca di canti, gioia e olé, a scandire ogni passaggio dei suoi beniamini. Gioia tramutata poi in estasi, quando da Saint-Etienne giungeva notizia del pareggio definitivo tra Slovacchia e Inghilterra a decretare la matricola Galles prima classificata del gruppo B.
Euro 2016 – Più che Galles è Golles: 3-0 alla Russia e primato nel girone
I gallesi, trascinati da un indemoniato Bale, chiudono al primo posto nel girone B dinanzi ai cugini inglesi, regalandosi una storica promozione agli ottavi.
MARCATORI: Ramsey all’11’, Taylor al 20′ p.t.; Bale al 22′ s.t.
RUSSIA (4-2-3-1): Akinfeev; Smolnikov, V. Berezutski (dal 1′ s.t. A. Berezutski), Ignashevich, Kombarov; Glushakov, Mamaev; Kokorin, Shirokov (dal 7′ s.t. Golovin), Smolov (dal 25′ s.t. Samedov); Dzyuba. (Lodygin, Guilherme, Shishkin, Denisov, Ivanov, Torbinski, Schennikov, Neustädter, Shatov). C.t. Slutski
GALLES (5-3-2): Hennessey; Gunter, Chester, A. Williams, Davies, Taylor; Ramsey, Allen (dal 29′ s.t. Edwards), Ledley (dal 31′ s.t. King); Vokes, Bale (dal 39′ s.t. Church). (F. Williams, Ward, Richards, Collins, G. Williams, J. Williams, Vaughan, Cotterill, Robson-Kanu). C.t. Coleman
ARBITRO: Eriksson (Svezia)
NOTE: ammoniti Vokes (G), Mamaev (R) per gioco scorretto
A cura di Giovanni Mollichelli