I giornali di Bogotà l’hanno presentata come «la sfida dei goleador». Ma non è solo questo. Il peruviano del Flamengo Paolo Guerrero è un habitué di Coppa America, dove è stato il re dei bomber nelle ultime 2 edizioni (e somma 11 gol nelle 4 manifestazioni disputate). Il colombiano Carlos Bacca è invece alla sua seconda Coppa, dove ha segnato il suo primo gol, col Paraguay. Il milanista è appena a quota 12 reti con i Cafeteros, mentre il Depredador di Lima è il n.1 della storia della Blanquirroja con 27 centri e con quello ad Haiti ha superato una leggenda, Teofilo Cubillas, che trascinò i suoi a 2 Mondiali, nel 1970 (5 gol) e nel 1978 (altre 5 reti). Ma il quarto di stanotte fra Perù e Colombia è molto altro. Una nazionale, quella di Pekerman, abbastanza stabile negli uomini: anche se rispetto al 2015 ha cambiato la coppia di centrocampo Sanchez-Valencia con Perez-Torres. E stabile negli schemi, pur se il c.t. argentino ha scelto una punta sola (Bacca), tagliando la concorrenza dei vari Martinez, Teo Gutierrez o Falcao. Il tutto ha permesso di inserire accanto a Cuadrado e James Rodriguez un altro talento, quell’ Edwin Cardona che in Messico è stato votato già il miglior centrocampista.
C.T. ARGENTINI – Dall’altra parte la «renovacion» di Gareca, altro c.t. argentino ma del Perù. Che nelle ultime 2 coppe è arrivato entrambe terzo, eliminando nel Marcelo Bielsa, 60 anni, argentino, qui sulla «panchina» del Marsiglia l’anno scorso: è arrivato quarto in classifica nella Ligue1 IPP Il modo in cui si inseguono i risultati conta per lui più di vittorie e k.o.
LA CHIAVE – Carlos Bacca, 29 anni EPA Mondo RCoppa America Serie ARMercato 2011 proprio la Colombia ai quarti. Gareca non ha chiamato i vecchi Pizarro e Lobaton, l’ex viola Vargas, Advincula e Zambrano per motivi disciplinari, Carrillo e Farfan per aver giocato pochissimo in stagione. Così che dei titolari del 2015 sono rimasti il portiere Gallese (uno dei migliori in questa Coppa), Guerrero e Christian Cueva, che ha sfruttato l’occasione per mettersi in evidenza nel 4-4-1-1 di Gareca, come suggeritore del Depredador e autore con l’Ecuador di uno dei più bei gol di questa Coppa, con ruleta di spalle e tunnel su Achilier. Di certo non mancherà il talento.
Fonte: gasport