EURO 2016 – SVIZZERA-ROMANIA 1-1, più che sufficiente la prova del “napoletano” Chiriches

I rossocrociati sono ad un passo dalla qualificazione

La seconda giornata del gruppo A si apre col confronto tra Romania e Svizzera, la prima beffata allo scadere del match d’esordio dai padroni di casa francesi, l’altra vittoriosa di misura sulla modesta Albania. Le due compagini si presentano in campo con il modulo speculare 4-2-3-1, tra i quali è quello elvetico a dettare legge nel primo quarto d’ora di gara: sia dal punto di vista della qualità del gioco sia per ciò che concerne le occasioni da rete; due su tutte, al 6° e al 16°: entrambe capitate sui piedi del centravanti Seferovic, che nella prima circostanza non inquadrava lo specchio della porta, mentre nell’altra trovava pronta opposizione nell’attentissimo Tatarusanu. Stranezze del calcio: dopo diciotto minuti di quasi totale latitanza, ecco che a passare in vantaggio è proprio l’evanescente Romania, in seguito a un penalty ingenuamente provocato dal capitano rossocrociato Lichtsteiner e trasformato come già nella gara d’esordio da Stancu. La Svizzera, inaspettatamente colpita, accusa palesemente il colpo smarrendo le sue più elementari trame di gioco, mentre i gialli rumeni sfiorano ripetutamente il raddoppio con Chipciu al 26° (finta di sinistro e battuta di destro), e poi con Sapunaru al 28°, il quale colpisce l’esterno del palo sinistro della porta elvetica in  seguito a una mischia in area. Tra gli uomini di Petkovic a suonare la carica è l’ottimo esterno sinistro Rodriguez, la cui punizione dai venticinque metri trova ben piazzato l’estremo baluardo avversario. Al 37° anche Keseru, come già i suoi compagni Prepelita e Chipciu, finisce sul taccuino dei cattivi per un intervento scomposto su Behrami. La Svizzera sembra tornare lentamente nel match sul tramonto del primo tempo, minacciando nuovamente i rivali con i colpi di testa di Dzemaili prima e Lichtsteiner poi, che non sortiscono però l’effetto sperato. Dopo 1′ di recupero il russo Karasev manda tutti negli spogliatoi.
SECONDO TEMPO: Le due compagini si ripresentano sul terreno di gioco con un’unica variante di formazione tra le fila rumene con Pintilii che lascia il posto ad Hoban, il quale si rende subito pericoloso con un sinistro di poco a lato. Poco dopo Xhaka è il primo elvetico a ricevere il giallo per un fallo su Sapunaru. Alcuni istanti ancora e la Svizzera perviene al meritato pareggio con un gran sinistro all’incrocio di Mehmedi, frutto di una rinnovata supremazia di gioco proprio come all’inizio del match. Nel frattempo Iordanescu è costretto a rilevare l’infortunato Rat con Filip, mentre Petkovic getta volutamente nella mischia lo sgusciante Embolo (fuori il generosissimo Seferovic), che getta subito scompiglio nelle retrovie rumene. In sostanza la Svizzera sembra controllare abbastanza agevolmente il corso della gara, non rischiando più di tanto sulle iniziative di Torje e poi di Keseru, ambedue murate dalle manone di Sommer. Le due squadre accusano un visibile calo fisico negli ultimi 10′ dell’incontro, e a nulla serviranno le ripetute sostituzioni dei due tecnici, che non riusciranno a schiodare il punteggio dall’ 1-1.

Il tabellino:

Romania-Svizzera 1-1 (1-0).

Romania (4-2-3-1): Tatarusanu, Sapunaru, Chiriches, Grigore, Rat (17′ st Filip), Prepelita, Pintilii (1′ st Hoban), Torje, Stancu (38′ st Andone), Chipciu, Keseru. (15 Gaman, 17 Sanmartean, 10 Stanciu, 4 Moti, 23 Lung, 1 Pantilimon, 20 Popa, 9 Alibec, 12 Mate). All.: Iordanescu.

Svizzera (4-2-3-1): Sommer, Lichtsteiner, Schar, Djourou, R. Rodriguez, Behrami, Xhaka, Shaqiri (45′ st Tarashaj), Dzemaili (39′ st Lang), Mehmedi, Seferovic (19′ st Embolo). (4 Elvedi, 3 Moubandje, 19 Derdiyok, 14 Zakaria, 12 Hitz, 21 Burki, 16 G. Fernandes, 5 Von Bergen, 8 Frei). All.: Petkovic.

Arbitro: Karasev (Rus).

Reti: nel pt 18′ Stancu (rig.); nel st 12′ Mehmedi.

Angoli: 7-4 per la Svizzera.

Recupero: 1′ e 3′.

Ammoniti: Prepelita, Chipciu, Keseru, Xhaka, Grigore ed Embolo tutti per gioco falloso.

A cura di Giovanni Mollichelli

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