Massimo Crippa: “Callejon? Mi ricorda Carnevale, corsa e spirito di sacrificio”

L'ex centrocampista del Napoli: "La maglia azzurra la si accetta senza tentennamenti"

Il Napoli degli anni ’80-’90 non aveva solo Maradona, Careca, Giordano e Carnevale, ma anche guerrieri come Bagni e Massimo Crippa. Il calciatore ex anche del Torino è stato intervistato dal “Corriere dello Sport” sulla stagione degli azzurri e sull’attuale mercato del club partenopeo.

Lei ha giocato in un Napoli composto da campioni, in quello attuale chi sono i calciatori simbolo? “Per me è stato semplice giocare al fianco di elementi del calibro di Maradona, Careca e Carnevale, con loro dovevi solo gestire la gara, poi facevano la differenza con le qualità. Quest’anno l’undici allenato da Sarri aveva naturalmente Higuain e Hamsik, ma per me tatticamente uno è stato indispensabile”.

Di chi si tratta? “Di Callejon, lo spagnolo ha giocato in difesa e all’attacco per tutti i novanta minuti. Per certi versi l’ex di Espanyol e Real Madrid mi ricorda Andrea Carnevale. Lui era spirito di sacrificio allo stato puro e i risultati sono stati sorprendenti”.

Cos’è mancato al Napoli per vincere lo scudetto? “Il saper gestire nei minuti finali la sfida con la Juventus. Quel match tatticamente gli azzurri furono impeccabili, non concedere palle gol ai ragazzi di Allegri occasioni nitide, ma la rete di Zaza, psicologicamente ha cambiato la stagione dell’undici partenopeo”.

Per rimanere in scia dei bianconeri, lei che farebbe se fosse nel club? “Al Napoli attuale non manca molto per essere da vertice. Io personalmente comprerei solo tre elementi di qualità soprattutto in panchina, ma che abbiano la fame di giocare per questa città”.

Lei era un calciatore da battaglia, nel Napoli attuale chi si avvicina alle sue caratteristiche? “Io amavo sudare la maglia, difficilmente io lesinavo una goccia di sudore per questi colori. Nell’undici attuale sicuramente Allan, lui è asfissiante per gli avversari e sono certo che ha ampi margini di crescita”.

Dei nomi che stanno circolando lei ne ha uno in particolare? “Premesso che io sono per gli italiani, ce ne sono e di ottima qualità, ma per me chi viene a Napoli deve esserne convinto, perchè questa è la città più bella del mondo. Io credo che Herrera  farei di tutto per prenderlo. Il messicano ha grinta e corsa da vendere”.

La Redazione

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