Due sono le cose: o gli è arrivata la grande chance o vuole migliorare il contratto.«Una soluzione equa esiste sempre, senza sfociare nel patetico. Mi auguro che il ragazzo abbia un sussulto di ragionevolezza e consideri la vicenda con maggior equilibrio».
I tifosi gli rinfacciano di essere diventato grande con il Napoli e di voltare le spalle al club azzurro. Un tradimento, insomma.«Che abbia raggiunto quest’anno livelli eccezionali è fuor di dubbio e meriti straordinari vanno riconosciuti al nostro allenatore. Nei limiti del rispetto contrattuale, lo invito a meditare molto attentamente se non vuole incorrere in fastidiose sanzioni penali».
La società è soltanto vittima?«Dipende da quale punto di vista viene interpretata la questione. De Laurentiis non è uno sprovveduto in materia contrattuale e ha risolto casi analoghi a questo con il giusto equilibrio. La sua saggezza sbroglierà pure questa matassa».
Resta però il fatto che difficilmente i contratti vengono onorati fino alla loro naturale scadenza.«Esiste una libertà contrattuale che può essere sempre rivista. L’importante è che dietro situazioni del genere ci siano proposte concrete e nessuna presa in giro».
Precedenza all’interesse personale o al rispetto della parola data?«Ogni contratto è diverso dagli altri. Io al posto di Koulibaly ragionerei in questo modo: i benefici di restare a Napoli sono inferiori rispetti a eventuali nuove sistemazioni?».
Come andrà a finire?«Le sue richieste dovranno essere compatibili altrimenti scade nel ricatto. E lui non è tipo da fare ricatti».Insomma, la questione morale va messa da parte?«La comparazione deontologica deve tener conto di altre componenti».
Hamsik si è comportato in maniera diametralmente opposta.«Non è Hamsik, questo è sicuro».
Fonte: Il Mattino