ESCLUSIVA – Corrado Sorrentino (All. Juniores Campania): “L’arbitro ci ha penalizzato, siamo i vincitori morali del torneo”

E’ terminato sabato 4 giugno la 55esima edizione del Torneo delle Regioni, la più importante manifestazione di calcio giovanile dilettantistico che ha visto osservatori e appassionati di sport vivere un esperienza fantastica al Centro Tecnico Federale di Catanzaro.

Il Napolionline. com intervista in esclusiva per voi Corrado Sorrentino allenatore della Juniores Campania, squadra arrivata alla semifinale della propria categoria.

Mister, il torno delle Regioni è secondo lei un ottima vetrina per questi giovani appassionati di calcio oltre ad essere una meravigliosa esperienza?“Sicuramente, il torneo è seguito tantissimo e ci sono tanti osservatori e procuratori pronti a scommettere sui giovani che mostrano il loro talento.”

La sua squadra è stata sconfitta in semifinale contro la Toscana, vincitrice del torneo della categoria Juniores, cosa pensa della squadra allenata da mister Gatti? Ha meritato la vittoria?“Siamo stati i vincitori morali di questo torneo, siamo usciti ingiustamente a causa di un arbitraggio scandaloso e questo non lo dico io che sono il mister ma tutti gli addetti ai lavori e i tifosi di altre squadre. Abbiamo espresso un gioco meraviglioso e anche in finale la Toscana è stata molto aiutata, quindi no, secondo il mio parere non hanno meritato per niente.”

Cosa hanno provato i ragazzi alla fine del match? Non deve essere stato facile per loro uscire alle semifinali ingiustamente…“Erano molto delusi, non nego che ad alcuni di loro è anche scesa una lacrima. Ma il calcio è anche questo e loro pure essendo giovanissimi hanno una grandissima forza interiore.”

Parliamo di lei, mi racconta come è nata la sua passione per questo ruolo e i suoi propositi futuri? “Io ho il calcio nel DNA, ho giocato per 25 anni ed ho smesso a 38, non volevo lasciare questo mondo e ho conseguito il patentino di allenatore professionista a Coverciano. Ho iniziato allenando l’Internapoli, la mia ultima squadra da calciatore e con loro ho conquistato da allenatore la Serie D. Spero che questo torneo mi apra delle porte, ho voglia di allenare una squadra che sappia cosa vuole, una squadra con un progetto serio.”

Spesso molti club puntano su allenatore e calciatori stranieri, come mai si da così poca fiducia ai talenti Italiani? “In Italia si lasciano facilmente abbindolare da un nome particolare straniero, non capendo che la nostra terra è piena di talenti veri. Bisogna dare fiducia a questi ragazzi e bisogna puntare su allenatori giovani che possono offrire idee nuove se viene data loro la possibilità e i mezzi.”

Quale partita di questo torneo le ha regalato maggior soddisfazione e quale le ha fatto saltare i nervi? “Essere arrivati primi nel girone eliminatorio è stata la soddisfazione più grande per me. Da questo torneo torno consapevole di aver fatto esprimere ai miei un buon calcio e di aver messo in mostra giovani davvero interessanti di cui sentiremo sicuramente parlare. La semifinale persa come ho già detto, mi ha lasciato un grande amaro in bocca”

Quanto è importante per questi giovani ragazzi nascere in un ambiente sportivamente sano? Quando due mesi fa ho seguito il corso di allenatore a Coverciano, ci hanno detto una cosa importante, i ragazzi si devono divertire quando giocano, oltre a giocare in un ambiente sano e professionale. Il mondo del calcio è bellissimo ma credetemi, è pieno di insidie.”

Vuole ringraziare qualcuno per questa sua esperienza? Spero di non dimenticare nessuno, ringrazio il Comitato Campano, il dottor Gagliano, l’onorevole Sibilia, il mio coordinatore, il presidente degli allenatori della Campania Nino Scarrato e coloro che hanno puntato su di me e su tutti i miei ragazzi. C’è stato un grande lavoro e per questo non posso non ringraziare i magazzinieri, il capo osservatore Varriale, Antonio Montesano, il mio collaboratore Michele Accarino e tutti quelli che hanno collaborato con me in questi giorni.”

A cura di Rosanna Buonauro

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