E non ci sono jet lag o stanchezza che tengano, come ha dimostrato l’altro giorno nell’ultima amichevole giocata dall’Argentina con l’Honduras. È stato in vacanza appena sette giorni: ha giocato l’ultima gara con il Frosinone, è tornato a casa in Sudamerica e il lunedì dopo era già al lavoro con la Seleccion. Ora è nella Ciudad Alojamiento Campo de Santa Clara, nella Baia di San Francisco a pochi giorni dall’esordio col Cile (giocherà in un tridente con Gaitan e Di Maria: Messi e Levezzi sono out) per poi spostarsi a Chicago la prossima settimane e subito dopo a Seattle, le prime tre tappe dell’avventura americana.Gonzalo gioca sempre. Da tre anni a questa parte. Senza un attimo di sosta. E se il Tata Martino glielo dirà, lo farà anche in questo mese di giugno, negli Stati Uniti, per la Coppa America del centenario, la prima organizzata lontano dal Sudamerica. Se vuole chiudere il cerchio col destino, Gonzalo deve alzare al cielo la Coppa per nazioni più vecchia del Pianeta (la prima nel 1916 ma si chiamava Campionato Sudamericano di Calcio mentre la prima Coppa del Mondo venne organizzata nel 1930). È la terza estate consecutiva in cui il Pipa fa le vacanze ridotte: brutta vita quella dei campioni del futbol. Nel 2014 i mondiali in Brasile (e la finale persa con la Germania); la scorsa estate la Copa in Cile (e la sconfitta sempre in finale ai rigori con i padroni di casa). La sua stagione è già di per sé memorabile, con i 36 gol realizzati con il Napoli. Con l’Argentina, i sorrisi sono rari: un gol nell’amichevole dell’Honduras, ma con la sua nazionale non segnava dalla semifinale della Copa America col Paraguay il 1 luglio 2015. Sul groppone, il rigore fallito nella finale con il Cile 11 mesi fa. Quisquilie, pinzillacchere: la prima gara di Gonzalo sarà proprio contro i cileni, a Santa Clara, nella baia di San Francisco nella notte tra lunedì e martedì. È un torneo super: guardando il ranking Fifa, cinque delle prime 10 sono in campo negli States.Higuain è una delle stelle indiscusse di questo torneo: ovvio, il re dei re resta Messi, afflitto però da guai muscolari e da malanni fiscali. Suarez e Cavani (Uruguay) e Rodriguez (Colombia) sono i rivali di Gonzalo nella corsa al titolo di capocannoniere di questa competizione.La Copa America 2016 sarà una manifestazione calcistica molto interessante ma, soprattutto, una gigantesca fiera del calciatore in vendita. Si potrà trovare di tutto, dalla fuoriserie da 140 milioni all’usato garantito. C’è il profilo adatto per ogni esigenza, come usa dire oggi al calciomercato, anche se non ci sarà nulla di inesplorato: i nomi sono noti, i prezzi alti, le scoperte legate a qualche inattesa rivelazione. Per esempio Herrera del Porto pinzillacchere: la prima gara di Gonzalo sarà proprio contro i cileni, a Santa Clara, nella baia di San Francisco nella notte tra lunedì e martedì. È un torneo super: guardando il ranking Fifa, cinque delle prime 10 sono in campo negli States.Higuain è una delle stelle indiscusse di questo torneo: ovvio, il re dei re resta Messi, afflitto però da guai muscolari e da malanni fiscali. Suarez e Cavani (Uruguay) e Rodriguez (Colombia) sono i rivali di Gonzalo nella corsa al titolo di capocannoniere di questa competizione.La Copa America 2016 sarà una manifestazione calcistica molto interessante ma, soprattutto, una gigantesca fiera del calciatore in vendita. Si potrà trovare di tutto, dalla fuoriserie da 140 milioni all’usato garantito. C’è il profilo adatto per ogni esigenza, come usa dire oggi al calciomercato, anche se non ci sarà nulla di inesplorato: i nomi sono noti, i prezzi alti, le scoperte legate a qualche inattesa rivelazione. Per esempio Herrera del Porto che il Napoli insegue con insistenza: col Messico debutta lunedì affrontando proprio l’Uruguay di Cavani. I gol di Higuain per riuscire a scuotere l’Argentina da una tradizione che le si è parzialmente rivoltata contro, dopo quattordici titoli. Sembrano passati dei secoli dall’ultima volta che la Selección ha conquistato la Copa: era il 93, si giocava in Ecuador, la finale contro il Messico (2-1) fu decisa da Batistuta. Maradona non l’ha mai vinta: nel 1987 l’Argentina campione del mondo, infiacchita dalla gioia, perse in casa un’assurda semifinale contro la Colombia, e nulla poté Diego. Ora tocca a Gonzalo e a Leo Messi provarci: sono 26 i gol di Higuain nelle 57 partite con l’Argentina e il record di una tripletta in un Mondiale (alla Corea del Sud, Sudafrica 2010). Per conquistare la Copa proibita, Gonzalo dovrà trasferire le sue magie dal Napoli all’Argentina. Nel frattempo le voci di mercato impazzano: non c’è solo il Psg, ma anche il Bayern pronto ad andare all’assalto del Pipita dopo il quasi certo addio di Lewandowski. Al Bayern c’è uno che lo conosce dai tempi del Real: Carlo Ancelotti. Insomma, altri occhi che guarderanno interessati alla Coppa di Gonzalo. Fonte: Il Mattino