L’ attesa è finita: dopo dieci anni la Juve torna a giocarsi una finale scudetto Primavera. Un risultato meritato per quello che la squadra di Grosso ha dimostrato in stagione: successo al torneo di Viareggio, finale di Coppa Italia persa contro l’Inter e striscia di dodici successi consecutivi in campionato che ha permesso ai bianconeri di ipotecare presto l’accesso diretto alla fase finale. Davanti all’a.d. Marotta, Grosso festeggia l’imminente rinnovo di contratto: gli è bastato un guizzo di Pozzebon (dopo splendida combinazione Macek-Lirola) per archiviare la pratica Torino e raggiungere la Roma in finale. Sabato a Reggio Emilia la Juve può centrare il secondo scudetto stagionale dopo quello di Allegri. Poi tenterà l’assalto con gli Allievi: nessun club è mai riuscito in una simile tripletta.
SALUTO AMARO – Al Torino non riesce stavolta l’impresa, resa ancora più complicata da una prestazione al di sotto delle possibilità granata, con appena un tiro nello specchio, dalla distanza. Longo si congeda così: nelle quattro stagioni alla guida della Primavera è sempre arrivato alle Final Eight, perdendo una finale e vincendo il titolo lo scorso anno. A giorni firmerà con la Pro Vercelli in B. Poi chissà. Nel dopo partita in conferenza è stato salutato da un lungo applauso. Di sicuro al Torino la porta sarà sempre aperta. Fonte: Gasport