IL TOSCANO
L’esuberante produttore cinematografico affida la panchina a Walter Mazzarri, che aveva allenato il Napoli già nel 1998 come vice di Renzo Ulivieri. Il
tecnico toscano proveniente dalla Sampdoria, subito fa vedere di che pasta è fatto, inanellando una serie di vittorie contro le big del campionato italiano. Memorabile il 2-2 contro il Milan raggiunto oltre il novantesimo, per non parlare della vittoria di Firenze e il leggendario trionfo dello Stadio Olimpico di Torino contro la Juventus. Il suo Napoli racimola punti e scala posizione, alla fine del primo anno si piazza sesto conquistando una storica qualificazione in Europa League. L’anno successivo va ancora meglio con l’exploit del Matador Cavani e la nascita del trio delle meraviglie completato da Lavezzi e Hamsik. Gli azzurri, sorprendentemente, contendono il titolo al Milan fino alla sfortunata partita di San Siro persa malamente contro i
rossoneri. L’anno dopo, nel 2012, arriva il primo titolo dell’era De Laurentiis, il 20 maggio 2012, a Roma, l’armata di Mazzarri riesce a battere la Juve dei record di Conte portando al San Paolo lo storico trofeo. L’anno dopo, il toscano, saluta la città lasciando la squadra al secondo posto dietro i bianconeri, con un bel carico di giocatori rivalutati e i gironi Champions come ciliegina sulla torta. Adl avrebbe voluto la conferma del tecnico delle straordinarie notti Champions, ma lui scelse di lasciare dopo annate dispendiose, e si mise in cerca di nuovi stimoli; che troverà poi a Milano con la nuova Inter dell’indonesiano Thohir. Fonte: Il Roma