Sarri, con lui il Napoli “ridimensionato” diventa il migliore della storia recente

IL “NAPOLETANO”

Il resto è storia recente, una volta salutato il tecnico madrileno che vola al Real, De Laurentiis sorprende tutti ingaggiando Maurizio Sarri, allenatore meno quotato, che tanto bene aveva fatto ad Empoli. L’allenatore di Figline Valdarno nativo di Bagnoli, porta con sé una idea di calcio affascinante e uno spirito tutto suo che subito fa presa sui campioni in rosa. Ritorna alla casa madre anche Pepe Reina, che diventa fin da subito allenatore in campo e deus ex machina del nuovo Napoli a matrice Sarriana. I risultati inizialmente tardano ad arrivare, ma dopo qualche briefing e confronto con la squadra, il tecnico decide, umilmente, di cambiare l’assetto tattico, passando dal suo 4-3-1-2 al più adatto 4-3-3. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, con il Brugge al San Paolo arriva la prima delle tante cinquine messe al segno dal Napoli durante la stagione. Gli uomini di Sarri racimolano record e risultati fino a contendere, sorprendentemente, il titolo a squadre più attrezzate, partite col favore del pronostico. La cavalcata si ferma a Torino, dopo l’1-0 di Zaza, il Napoli di Sarri non è più riuscito a tenere il passo della vecchia Signora ma ha continuato a vincere e segnare record su record a suon di gol e bel gioco. La stagione si è chiusa con la qualificazione ai gironi di Champions e il gol meraviglia di Higuaìn al Frosinone. In questi giorni è arrivato anche il rinnovo del tecnico, che sarà un punto fermo, alla guida della squadra per i prossimi anni. Sperando siano forieri di vittorie, bel gioco – che ha deliziato l’Europa intera – e pure qualche trofeo in più. Tratto da Il Roma

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