I no al Napoli, non son problemi di camorra, ma è Napoli città che non ha una buona fama.

Anche Gonalons e Kramer hanno respinto la corte del club, ma non c’entra la camorra

Pepe Reina, quando era al Bayern, riprendendo una battuta di Alessandro Siani, spiegò ad una tv spagnola che «a Napoli si piange due volte, quando si arriva e quando si parte». Gonalons, Kramer ed ora Klaassen non hanno fatto a tempo a versare neppure le prime lacrime. «Napoli? No, grazie», hanno risposto con motivazioni diverse.

Niente camorra – Ma perché Napoli e il Napoli non godono di quell’appeal internazionale che dovrebbero avere una città meravigliosa e una squadra stabilmente in Europa da 7 anni? Misterioso e inspiegabile il rifiuto di Gonalons, autore di un repentino cambio di rotta nell’estate 2014 dopo una trattativa che aveva prodotto l’accordo tra Napoli e Lione. Per Kramer sbarcarono a Castel Volturno agenti ed intermediari che tornarono in Germania con un faldone di notizie e foto sul centro sportivo del Napoli (non esattamente un gioiello) e sulla città. Relazioni evidentemente non entusiastiche, dato che Kramer alla fine ha preferito restare al Bayer Leverkusen. Si disse che aveva paura della camorra e delle continue rapine subite dai calciatori azzurri, anche se poi ha però smentito proprio alla Gazzetta affermando che avrebbe preferito Premier e Liga alla Serie A. Forse non è Napoli che attira poco, forse è il nostro campionato. Fonte: gasport

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