Un’altra provocazione, chiamiamola così. Il figlio c’è rimasto ovviamente male. «Le sue parole mi fanno cadere dalle nuvole, non so a cosa si riferisce».
Padre e figlio sono Diego Armando Maradona e la storia del loro tormentato rapporto è arcinota. L’ultimo affondo dell’ex campione ha sorpreso Diego junior durante un torneo di beach soccer a Catania.
«Non immagino lontanamente il motivo per il quale abbia detto che io lo vorrei vedere morto».
È falso?«Certo che sì. A prescindere da tutto è mio padre. Non ho mai pronunciato quella frase nemmeno per scherzo».È entrato nella sua lista nera.«Mi dispiace che pensi questo. Ma tant’è, ci sono abituato».
Dice di non volerle lasciare nemmeno un centesimo.«Spero di finire i miei giorni senza aver bisogno della sua eredità».
Le avrebbe già lasciato qualcosa come circa 500mila euro.«Non so se erano 200 o 500mila, non li ho mai contati. Non erano un regalo, facevano semplicemente parte del mantenimento che la legge gli ha imposto».
Sorpreso dalle dichiarazioni di papà?«Quando si fa riferimento a me e a lui, si parla sempre delle stesse cose».
Niente da replicare?«Niente. Basta con il ping pong di accuse. Non posso rispondere su un fatto che non esiste. Lo ripeto: mai nella mia vita mi sono augurato di volerlo vedere morto».
Seccato?«Sì, perché ho trent’anni e non mi va più di correre dietro a queste cose. Non ha senso continuare questo botta e risposta che dura da anni».
I vostri rapporti si sono interrotti dopo quell’incontro a Fiuggi sul campo da golf tanti anni fa?«Prima e unica volta che l’ho visto e che abbiamo scambiato qualche parola. Ma non è servito a granchè».
Perché è stato così duro nelle ultime dichiarazioni?«Gli saranno stati riferiti fatti o parole che non corrispondono alla realtà. Il suo grande problema è rappresentato dalle persone che lo circondano».
Non è possibile che la frase incriminata sia venuta fuori in qualche momento di rabbia?«Assolutamente. La questione è che lui è convinto che io lo odio ma non è così. Contrariamente a ciò che pensa, non posso odiare mio padre».
Gli vuole bene?«Certo. Chi sostiene il contrario, deve fare i conti con la propria coscienza».
Nemmeno un po’ di astio verso un genitore fantasma?«Io non ho mai avuto alcun tipo di difficoltà e ho fatto l’impossibile per ricucire la situazione».
Diego junior in Argentina ha conosciuto altri due figli del pibe, Diego Fernando e Giana. Anche loro hanno un rapporto controverso con il padre?«Non lo so. Posso soltanto dire che Giana, da quando si è riavvicinata a lui, ha cambiato atteggiamento nei miei confronti».
È una questione personale, allora?«Boh, non voglio nemmeno pensarci. E non intendo rispondere duramente. La polemica non fa bene a me, a papà e alla mia famiglia».
È tosta avere un padre che però non si vede mai?«La mia vita è questa da sempre. È stata una scelta sua, non mia».
Ha perso le speranze di rivedere Diego?«Spero che un giorno possa accadere. Io ho fatto quello che dovevo fare. Mi farebbe piacere incontrarlo, è ovvio. Lo aspetto».
Un anno fa si è sposato: era stato invitato papà?«Ci mancherebbe. Ma non si è fatto vivo, come al solito».
È come se lei continuasse a cercarlo.«I miei messaggi sono sempre di pace. Il cuore mi dice di comportarmi in questo modo».
Se lo vedesse, cosa gli direbbe?«Papà basta, finiamola con questa storia assurda».
Deluso o arrabbiato?«Provo dispiacere perché siamo entrambi adulti».
Cosa immagina che provi suo padre dentro di sé?«Un genitore, anche se ha cento anni, conosce gli affetti che porta dentro».
Una chiacchierata tra voi due allontanerebbe gli equivoci?«È quello che vorrei».Basterebbe?«Lui deve ascoltare la verità di un figlio. Non i pettegolezzi di gente che gli ronza intorno».
Fonte: Il Mattino