Isis fa strage durante Real/Atletico

Vestivano le magliette del Real Madrid e seguivano in televisione la finale di Champions League contro l’Atletico. Gli ultimi istanti di vita prima dell’attentato di Naher al-Imam, 35 chilometri a nord di Bakubah (Iraq) raccontano di un gruppo di ragazzi amanti del calcio e delle Merengues seduti in un locale; poi, l’irruzione di quattro uomini armati ha cambiato per sempre il corso della loro vita. I miliziani dell’Isis sabato sera, mentre la partita stava iniziando a regalare i calci di rigori, hanno iniziato a sparare con i kalashnikov e i tifosi sono diventati marionette inermi. Il conto dei morti non è ancora preciso. Alcune fonti parlano di 12, altre di 4. La differenza tra le due cifre è rappresentata dal numero dei feriti che riuscirà a sopravvivere alla carneficina. Quello che si sa con certezza è che le vittime sono ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni.

ZONA A RISCHIO – Qualche agenzia stampa è riuscita a mettersi in contatto con rappresentanti delle istituzioni locali. Muzanna al Tamimi, Governatore di Diyala (la provincia della quale Bakubah è capoluogo), ha spiegato che il vile attacco nasce dalla volontà di «causare discordia tra le anime del Paese». La zona, purtroppo, era tristemente nota per un’altro attentato simili occorso poche ore prima in un bar che aveva provocato 7 morti. I quattro terroristi che hanno assaltato il locale sono poi riusciti a sfuggire all’ esercito iracheno. Il quale ha vietato la diffusione delle fotografie vista la crudeltà dell’attacco.

IL PRECEDENTE  – Un simile episodio accadde il 13 maggio scorso e anche in quella occasione i terroristi presero di mira un locale frequentato da sostenitori del Real Madrid. Si trattava di un bar di Balad, nel Nord dell’Iraq, e in quell’occasione furono 13 le persone uccise. La triste coincidenza vuole che sabato sera, proprio mentre nuovi terroristi assaltavano il locale di Naher alImam, a Balad venivano ricordati i 13 morti con una cerimonia pubblica. Fonte: gasport

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