Napoli non è solo calcio, ma soprattutto cultura e comicità e i personaggi di Made in Sud sono ormai sulla breccia dell’onda attraverso la compattezza e la voglia di divertirsi in tutto e per tutto. Durante Football Leader, dove i migliori hanno votato i migliori, era presente Enzo Fischetti e ilnapolionline.com lo ha intervistato sulla trasmissione che terminerà questa sera e sul momento del Napoli.
Nel campionato italiano, la figura più difficile in assoluto è quella dell’arbitro. Lei che ha ricoperto questo ruolo, come se lo spiega? “Io ho arbitrato fino all’Interregionale, non ai livelli naturalmente dei vari Orsato, Damato e Rizzoli che sono più temprati. La sensazione è che nel gioco del calcio loro hanno più responsabilità, spesso dirigono sfide importanti come Juventus-Napoli o un Lazio-Roma e perciò hanno un margine di errore davvero minimo. Per questo credo che la pressione è alta e un imperfezione si trasforma in polemica”.
Su Made in Sud, per lei è più facile arbitrare un gruppo davvero forte e consolidato da tempo? “Non è difficile appunto come ha detto lei perché abbiamo tanti bravi comici e persone davvero in gamba. Made in Sud è un meccanismo perfetto che a sera arriva a 2 massimo 3 milioni di spettatori. Ci divertiamo, questa è la ricetta, c’è quella passione che non deve mai mancare. Io faccio parte di questo meraviglioso ingranaggio e ne sono naturalmente contento”.
Le ultime puntate di Made in Sud sono dedicate a Massimo Borrelli, comico di recente scomparso. Un suo pensiero in merito? “Siamo ancora tristi e addolorati dalla sua morte, non è facile andare avanti sapendo che una parte importante non c’è più in trasmissione. Le dico semplicemente questo, Made in Sud può andare avanti così come i nostri impegni al teatro o al cinema ma la sua figura rimarrà per sempre nei nostri cuori e nella mente di ognuno di noi”.
Passiamo al Napoli, lei è soddisfatto del secondo posto, oppure è tra quelli che si aspettavano qualcosa in più? “Sento molte persone che sono deluse nel non aver vinto lo scudetto, oppure sentire concetti come è un’occasione persa. Io credo invece che la stagione è stata ampiamente positiva, ritornare in Champions dalla porta principale è un risultato incredibile e personalmente sono contento della stagione della compagine partenopea. La Juventus si è dimostrata più forte di noi e perciò arrivare al secondo gradino della classifica è un risultato davvero soddisfacente”.
Per salire quell’ultimo gradino, ovvero lo scudetto, cosa serve secondo lei? “Io credo che nell’undici titolari non siamo così distanti dalla Juventus, ma a mio avviso servono delle valide alternative in panchina se vuoi competere non solo in ambito italiano ma soprattutto a livello internazionale. Sono convinto che il club di De Laurentiis farà gli acquisti necessari per compere al meglio su più fronti”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
RIPRODUZIONE RISERVATA ®