Quando il Lugano, nel maggio 1993, alzava il suo ultimo trofeo, Zdenek Zeman allenava il Foggia dei miracoli. Le loro strade si sono incrociate oltre 20 anni dopo, e da questa unione può scaturire una sorpresa: se oggi il Lugano batte lo Zurigo nella finale di Coppa di Svizzera, i ticinesi tornerebbero in Europa dopo 13 anni, un fallimento e tanta B, mentre il boemo vincerebbe, a 69 anni, il primo trofeo da allenatore. Un’impresa che si sommerebbe a quella ottenuta mercoledì, con la conquista della salvezza all’ultima giornata a scapito dello Zurigo, retrocesso dopo 26 anni. Il Lugano è una squadra piena di giocatori transitati in Italia, tra B e Lega Pro, senza lasciare traccia (Piccinocchi, Datkovic, Culina, Sabbatini, Urbano), più un prestito Juve (Donis) e un talentino fabbricato in casa (Bottani). Una stagione tra danni difensivi (75 gol subiti in 36 gare) e sprazzi di Zemanlandi. Fonte: Gasport