Crescere in un top club ha i suoi oneri e i suoi onori. Soprattutto quando la squadra in questione si chiama Chelsea, la tua carta d’identità recita Andreas Bodtker Christensen e giochi nello stesso ruolo di John Terry. Vi ricordate altri calciatori di livello, usciti dall’academy dei Blues, oltre allo storico Capitano? Ecco. Allora finire under pressure è inevitabile per chiunque, ma non per il nostro talento. Lo si capisce quando dice che la pressione può essere un aspetto positivo che aiuta a dare di più, oppure quando il giornalista di turno si ostina a proporgli il paragone con JT e Andreas risponde che il suo stile assomiglia più a quello del portoghese Ricardo Carvalho. Nato ad Allerød, in Danimarca, il 10 aprile 1996. Inizia nel Brondby, nel 2012 passa al Chelsea a titolo gratuito. Milita nelle selezioni under 18, 19 e 21 del club, raggiunge l’apice quando alza al cielo la Uefa Youth League nell’aprile dello scorso anno. Mourinho lo nota, lo testa e lo lancia in prima squadra: 3 gettoni di presenza ripartiti equamente tra League Cup, FA Cup e Premier League. Quindi arriva il momento di mandarlo a giocare per maturare esperienza e per renderlo consapevole del potenziale a disposizione. La scelta ricade sul Borussia Monchengladbach, in prestito
a cura di Francesca Flavio