Per diventare campioni non si deve mai perdere contatto con la realtà. Piedi a terra, lavoro, sudore e umiltà sono elementi imprescindibile per riuscire a compiere l’ultimo step verso il calcio professionistico senza rischiare di farsi male. Non troppi anni fa, nel 2009, il Palermo Primavera si laureò campione d’Italia grazie all’aiuto di una stellina della prima squadra. Una autentica fuoriserie per la categoria, scesa con la testa giusta per aiutare un gruppo già molto valido a centrare il sogno scudetto. Parliamo di Abel Hernandez, allora ancora 18enne attaccante rosanero (all’Hull City dal settembre 2014), che il Palermo acquistò dal Penarol per quasi 4 milioni. Hernandez, che in prima squadra trovò poco spazio, fu il mattatore delle finali scudetto: doppietta alla Juve nei quarti e gol tricolore in finale contro il Siena. Ecco, sulle orme di Hernandez, in Emilia Romagna da venerdì saranno impegnati tanti ragazzi visti con frequenza in Serie A quest’anno, per una Final Eight Primavera che si annuncia spettacolare. Un consiglio? Se il prossimo weekend avete voglia di una gita fuoriporta, fate un giro a Modena e Sassuolo per i quarti delle finali scudetto. Ci sarà l’Inter con Manaj (e forse Gnoukouri), il Palermo di La Gumina e Pezzella, la Juve di Favilli, Audero e Romagna, l’Empoli di Picchi reso ancor più competitivo dai «prestiti» di Diousse e Piu, la Roma di Nura senza lo squalificato Sadiq, il Torino di Edera. Insomma, una fase finale che profuma di A. O meglio, di calcio adulto. Perché c’è da tenere d’occhio anche l’ottima Atalanta di bomber Tulissi — piena di giovanissimi di qualità ma senza presenze tra i grandi — e pure la cenerentola Entella, unico club di B in corsa lo scudetto Primavera: il club di Chiavari ha sorpreso al Viareggio e di recente ha festeggiato il debutto in B di Di Paola, Coppola, Puntoriere e Mota Carvalho. Poi c’è Moreo (17 gol in campionato), sempre decisivo.
QUARTI DI LUSSO – Si parte venerdì con la rivincita della semifinale dell’ultimo Viareggio Inter-Palermo. L’Inter ha già vinto la Coppa Italia, ha chiuso come miglior prima dei tre gironi (60 punti), con la seconda miglior difesa (18 gol subiti): oltre a Manaj, attenzione a Pinamonti, bomber classe 1999. Il Palermo ritrova Pezzella, ha in La Gumina (miglior giocatore e capocannoniere al Viareggio) il leader e in Lo Faso il talento da cui aspettarsi il colpo di genio. Sabato c’è Entella-Roma, la novità contro la favorita priva Sadiq; ma a De Rossi le armi non mancano, come Ponce davanti e la miglior difesa del campionato (17 reti subite). Domenica due sfide spettacolari: Juve-Empoli e Torino-Atalanta. La Juve non avrà lo squalificato Vadalà in attacco, dove Favilli resta il giocatore più atteso. L’Empoli ha eliminato ai playoff Lazio e Milan ma perso per infortunio Tchanturia (15 gol). Chiude il quadro Torino-Atalanta, due tra i migliori vivai italiani da sempre, col Toro che viene da due finali scudetto consecutive. Ci sarà da divertirsi.
Fonte: Gazzetta dello Sport