Gigi Donnarumma, il portiere fenomeno che in serie A ha esordito a 16 anni, non nasconde le proprie simpatie per la squadra azzurra. «Peccato Napoli, meritavi lo scudetto»: lo dice uno che da queste parti è nato, anche se calcisticamente è cresciuto da sempre sotto una bandiera
rossonera. Ieri è stato premiato ad Amalfi come miglior giovane nell’ambito della kermesse sportiva «Football Leader».
Napoli non si scorda mai, giusto?«Anche se tifo ovviamente Milan, non dimentico le mie origini: a Castellammare vive tutta la mia famiglia».
Era l’anno buono per gli azzurri?«Per oltre metà campionato loro c ihanno giustamente creduto. Io ci speravo, visto che la mia squadra non è mai entrata nel giro scudetto mi faceva piacere vedere il Napoli in lotta con la Juventus. Mai come quest’anno poteva farcela».
Cosa o chi ha indirizzato lo scudetto verso Torino?«Credo che il big match in casa dei bianconeri abbia avuto un ruolo fondamentale. È stato quasi un segno del destino. Il Napoli non meritava di perdere. Quella è stata la svolta, negativa per gli azzurri, particolarmente positiva e fortunata per i bianconeri».
Il suo Milan per il terzo anno consecutivo è fuori dall’Europa.«È vero, le competizioni fuori dall’Italia ci mancano e ci penalizzano tremendamente. Sarà il vero obiettivo per la prossima stagione».
Il Napoli invece la Champions l’ha ripresa ed è il club che più ha frequentato l’Europa nelle ultime sette stagioni.«Da sportivo faccio i complimenti alla squadra di Sarri. Da avversario riconosco che questa annata è stata strepitosa. Non è una frase fatta, per molti sembra scontato sostenere che il Napoli è diventato una big e che occupa un posto fisso nell’élite italiana, ma la sensazione che si percepisce lontano da Napoli è che i partenopei sono diventati fortissimi, sullo stesso gradino della Juventus. Ci riproveranno il prossimo anno e lotteranno ancora per il tricolore».
C’è un suo collega a trascinarli, leader in campo e fuori. Higuain fa la differenza d’accordo, Reina invece rappresenta il punto di
riferimento. «D’accordissimo. C’è tanto da imparare da uno come lui. Lo spagnolo è un formidabile motivatore, a livello di stimoli e d icarica agonistica è un fenomeno».
Donnarumma detto Gigione ha poco tempo da dedicare al relax. «Ho gli esami di ragioneria, mi sa che quest’estate niente vacanze».
Perché poi incomberanno il ritiro precampionato e a seguire le prime amichevoli. E pensare che poteva far parte della spedizione azzurra in Francia. «La verità? Ho fatto un piccolo pensierino agli Europei. Ce l’ho messa tutta per convincere Conte ma non è bastato. Nessun cruccio, nessuna delusione: avrò tante occasioni per rifarmi, non sono nemmeno maggiorenne. L’Under 21 adesso basta e avanza».
Dove si immagina tra dieci anni?«Sempre in rossonero, magari con la fascia da capitano sul braccio».
E il Milan ai cinesi?«Mi fa strano immaginarlo senza Berlusconi».
A proposito: il Cavaliere le ha mai dato consigli? «Sì. Mi chiede di non mettere orecchini e di non tappezzare il corpo di tatuaggi”
Fonte: Il Mattino