«Lo sa perché noi tifosi siamo preoccupati? Perché contro il Como sembrava che a doversi salvare fossero i nostri avversari. Abbiamo visto una squadra spenta, poco motivata, atleticamente a terra. Se i calciatori si trovano in queste condizioni, i play out saranno difficilissimi». È il pensiero di un barman di un locale molto noto del centro di Salerno. Tra un gelato e l’altro, mentre Corso Vittorio Emanuele si affolla di turisti e residenti, Antonio sintetizza un pensiero comune: la tifoseria granata è preoccupata. E non solo perché un play out nasconde sempre tante insidie, ma
perché la Salernitana delle ultime settimane non è stata mai brillante, ma piuttosto timorosa e non sufficientemente determinata.
Lo stesso Menichini ha ammesso che la squadra ha bisogno di qualche giorno di riposo per recuperare energie fisiche e nervose. Ma soprattutto per tentare di recuperare alcuni degli infortunati. Tutti di nuovo in campo martedì. «Voglio salvarla questa squadra», ha ribadito ieri l’allenatore toscano.
CONDIZIONI. Ma in quali condizioni la Salernitana si presenterà ai play out? «Non credo – spiega Menichini – che atleticamente siamo messi male. Il calo in qualche partita, come contro il Como, dipende dagli infortuni». L’elenco degli indisponibili rischia di allungarsi. Per Colombo si teme uno stiramento, quindi stagione finita. Empereur, invece, ha avvertito contro il Como un fastidio al ginocchio ed ha chiesto il cambio. Ma non dovrebbe trattarsi di nulla di grave. Problemi ai muscoli costali per Moro, anche lui in grado di riprendersi.
EMERGENZA. Menichini conta di recuperare Ceccarelli, che da qualche settimana ha problemi ad un ginocchio. Se l’ex Bologna non dovesse farcela, scatterebbe una vera e propria emergenza perché il tecnico toscano perderebbe entrambi i terzini destri. A quel punto a destra dovrebbe giocare Alessandro Tuia, tra i migliori contro il Como. Ma Tuia è molto utile anche al centro, dove rientrerà Bernardini. E se Empereur non dovesse essere utilizzabile, allora l’emergenza sarebbe davvero piena. Sempre out Schiavi, che ormai non rientra più nei piani tecnici. Al di là delle dichiarazioni ufficiali, è evidente che tra il calciatore e l’allenatore non ci sia da tempo più feeling. In casi del genere un calciatore ha uno strumento utilissimo: il campo. Perché il campo non mente mai.
PESTRIN. E non ha mentito per Manolo Pestrin. Il capitano rappresenta un esempio di determinazione e coraggio. La sua stagione non è stata delle migliori perché i quasi 38 anni cominciano a pesare in un campionato lungo come quello di B. Ma Pestrin in questo finale di stagione sta dando lo spago a molti. Anche al giovane Odjer, tra le rivelazioni del campionato, ma che dovrebbe avere atteggiamenti di maggiore disponibilità. Alessandro Tuia, Manolo Pestrin, Davide Moro: la vecchia guardia è pronta a guidare la Salernitana verso la salvezza.Corriere dello Sport