L’esordio è a Santa Clara, in California, il 6 giugno contro il Cile. Poi il 10 giugno Gonzalo&soci torneranno in campo a Chicago, in Illinois, almeno 3.500 km di distanza per affrontare Panama per poi, dopo altri 4 giorni tornare sulla costa del Pacifico, a Seattle con la Bolivia. Uno stress di spostamenti. Con obiettivo finale l’East Rutherford, nello Stato del New Jersey per la finale del 26 giugno. Su e giù, da sud a nord degli Stati Uniti per conquistare quel trofeo che un anno fa, a Santiago del Cile, sfuggì proprio per un rigore sbagliato da Gonzalo.Sembrano passati dei secoli dall’ultima volta che la Selección ha conquistato la Copa: era il ‘93, si giocava in Ecuador, la finale contro il Messico (2-1) fu decisa da Batistuta. Il povero Gonzalo e tutti gli altri sudamericani d’Europa costretti a questo tour de force straziante (e che preoccupa non poco allenatori di club e preparatori) avranno poi una ventina di giorni per ricaricarsi: secondo i piani del Napoli, dovrebbe arrivare a Dimaro al massimo entro il 22 luglio. Fonte: Il Mattino