Il campionato è terminato da pochi giorni e i verdetti sono tutti decretati. Dallo scudetto alla Juventus, al Napoli che ha conquistato la Champions diretta, fino alla salvezza del Palermo. Ora tra Europei, Copa America e il mercato i prossimi saranno mesi davvero intensi. Ilnapolionline.com ha intervistato lo speaker del club azzurro Daniele Bellini sulla stagione dei partenopei e ci svela com’è nata questa sua passione.
In questi anni a bordo campo hai annunciato i gol di Cavani e Higuain. Una partita che ti ha fatto emozionare di entrambi i bomber azzurri? “Sicuramente del “Matador” le notti di Champions quando ha segnato a compagini come Villarreal, Manchester City e Chelsea, emozioni davvero indescrivibili. Il “Pipita”? Anche nel suo caso le gare di Champions, ma aver annunciato sabato scorso la tripletta che gli ha fatto superare il record di Nordhal è stato un momento davvero incredibile non c’è che dire”.
Com’è nata la tua passione di speaker del calcio Napoli? “Nacque per caso, ci fu una chiamata di un mio collega e da quel momento nacque questa occasione. Non è un lavoro ma una passione che mi porto per la partita e mi sento davvero molto fortunato”.
Come riesci nell’arco dei novanta minuti a non farti trascinare dal tifo per il Napoli dal ruolo di speaker? “E’ per me un impegno molto costante, ovviamente non è facile riuscire a mantenere la calma per l’intera partita, però riesco a fare il mio lavoro al meglio, però sono da sempre un grande tifoso del Napoli”.
Un giudizio sul campionato appena trascorso. Sei soddisfatto del risultato acquisito dal Napoli, oppure ti aspettavi di più? “Il Napoli ha meritato con pieno merito la posizione che ha conquistato sul campo, anche se per il gioco espresso meritava qualcosa in più, però alla fine la Juventus ci ha negato un sogno. Devo essere sincero non sono sorpreso dalla classifica finale, avevo visto che la squadra era competitiva e alla fine siamo in Champions”.
Tu spesso partecipi alle feste del Napoli, il giocatore più timido e quello che si scatena di più alle feste? “Premetto che quando ci sono serate così belle e divertenti al tempo stesso, dico che sul più timido sicuramente è Callejon. Il calciatore spagnolo è una persona taciturno, parla poco ma soprattutto molto riservata. Mentre quello che anima le feste dico sicuramente Pepe Reina, è davvero l’animatore delle feste ed è davvero incontenibile ed ha un’energia che sprigiona sempre e comunque”.
Hamsik ha spesso giurato amore eterno alla città di Napoli. Tu che lo conosci alla perfezione, come nasce questa sua passione per i colori azzurri? “Il capitano è legatissimo non solo alla città, ma anche alla squadra, al club ovviamente e all’intero staff partenopeo. Sicuramente sin dal primo giorno che è diventato calciatore del Napoli e da quel momento è sempre rimasto legato alla città e l’amore lo dimostra davvero non solo con le parole ma anche con i fatti, rifiutando qualsiasi offerta da parte di altri club”.
Infine ti vorrei chiedere, secondo te come si colma la distanza con la Juventus, per poter dire si può vincere lo scudetto, magari l’anno prossimo? “I bianconeri non lo scopro io sono davvero molto forti, ma mi piacerebbe vedere anche il giusto equilibrio dentro e fuori dal terreno di gioco. Di per se la squadra di Allegri è già competitiva ogni anno, in più hanno qualche vantaggio arbitrale ed è evidente che così non si riesce a competere per puntare allo scudetto, ma non mi riferisco solo al Napoli ma anche alle altre compagini per poter vedere un campionato interessante”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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