Il Napoli deve ancora conquistare la matematica certezza del secondo posto, la Champions diretta, poi partirà la campagna rafforzamento per rendere la squadra sempre più competitiva. Nel frattempo si continua a parlare del restyling del San Paolo che ha avuto il suo epilogo finale con i 25 milioni per la manutenzione dell’impianto di Fuorigrotta. Ilnapolionline.com ha intervistato l’ex Assessore allo Sport Ciro Borriello sul momento della squadra di Sarri e sulla vicenda del San Paolo.
Sul restyling del San Paolo, quand’è scattata la molla sui 25 milioni inerenti all’impianto di Fuorigrotta? “La molla decisiva? L’alto senso di responsabilità che noi abbiamo avuto all’atto in cui ci siamo resi conto sul progetto di restyling del calcio Napoli non andava più avanti ed ha avuto un blocco formale. In quel momento ci rendemmo conto che non c’era più la possibilità di andare avanti a braccetto assieme alla società di De Laurentiis. Il Comune ha avuto la capacità di incrementare l’indebitamento, fino all’anno scorso eravamo impossibilitati a chiedere il mutuo, ora si è sbloccata la situazione e quindi investiremo i soldi necessari per ristrutturare l’impianto. Nel progetto del Napoli c’era la possibilità di investire solo 13 milioni per la manutenzione del San Paolo e noi abbiamo pensato che con 20 milioni c’è la potevamo fare. Abbiamo deciso che faremo questo investimento di massima nei prossimi mesi, tutto ciò ampiamente condiviso dal Coni, quindi si può dire un percorso di crescita in tutto e per tutto”.
Il mancato accordo con il calcio Napoli è stato solo per una questione burocratica o c’è dell’altro? “Lo studio di fattibilità del club partenopeo a mio avviso doveva essere rimodulato, non si è inteso di farlo in questo modo e quindi siamo andati avanti da soli”.
Essendo napoletano la scaramanzia è d’obbligo, ma con il probabile secondo posto si può dire che è quasi uno scudetto vinto visto lo strapotere della Juventus? “Parlando in questo momento da tifoso, ad un certo punto della stagione si è accarezzato il sogno di vincere lo scudetto e a mio avviso avevamo le carte in regola per poterlo fare. Alla lunga credo che alcune squadre erano ben strutturate anche in panchina e questo è stato determinante nel duello con la Juventus. Come impianto di squadra il Napoli non è secondo a nessuno, il problema semmai è avere dei sostituti validi per poter far rifiatare i titolari e giocarsela al meglio su più fronti. Alla lunga non sempre i calciatori forti nell’undici iniziale erano al massimo e questo ha pesato alla distanza. I bianconeri sono stati fortissimi, ma i punti persi contro le così dette piccole vedi Udinese, Carpi, Sampdoria si poteva stare lì per il titolo fino alla fine. Anche il fattore fortuna ha inciso sulla stagione vedi i gol nei minuti finale di Torino e all’Olimpico contro la Roma dove anche il calo fisico è stato determinante. Il secondo posto va bene, servirà per poter crescere nei prossimi anni, è evidente che quanto prima di poter puntare allo scudetto per fare quel definitivo salto di qualità e non fermarsi sul più bello”.
Si parla tanto del vice-Reina, a tuo avviso è più adatto un giovane tipo Gollini o uno più esperto come Sportiello? “Sicuramente il ragazzo dell’Atalanta, visto che ha dimostrato di essere un portiere davvero preparato. Purtroppo si è visto che quando Reina non è potuto giocare tra i pali, abbiamo pagato ad Udine in maniera decisiva, perciò serve un estremo difensore all’altezza della situazione”.
Un altro ruolo che potrebbe essere rinforzato è la fascia sinistra. A tuo avviso Mario Rui dell’Empoli sarebbe adatto ad essere il vice dell’algerino Ghoulam? “Il Napoli deve continuare nell’opera di completamento della rosa, quando la squadra ha pagato sotto l’aspetto fisico non avevamo i giusti ricambi per poter farli rifiatare. Ghoulam ad esempio ha avuto un calo e fredo che anche sulla corsia mancina si dovrà andare sul mercato. Il calciatore dell’Empoli è un buon rincalzo e si è confermato anche quest’anno nell’undici di Giampaolo”.
Infine a centrocampo Klassen e Kramer potrebbero dopo tante trattative vestire l’azzurro? “Sul tedesco sarebbe finalmente il coronamento dopo diversi corteggiamenti che non hanno avuto l’esito finale positivo. Sul calciatore olandese si vede che fisicamente è ben strutturato e tecnicamente è molto valido. Ecco io credo che all’estero ci sono calciatori che sono forti come in Olanda, in Belgio e in Croazia, ragazzi giovani e davvero all’altezza. L’importante è saper pescare i calciatori giusti per rendere questo Napoli più forte anche in ambito Champions League”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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