No Leicester, no party. Ma chi vuole un biglietto per la festa deve pagare fino a 10mila euro

Benvenuti nella città in festa da sei giorni, un happening senza fine dopo la conquista del primo campionato inglese, zenit di una storia lunga 132 anni. È una follia sconfinata, ma come dice Danny Drinkwater, oggi assente per squalifica nel match contro l’Everton, «godiamocela fino a quando possiamo ». Leicester non aveva mai vissuto momenti come questi, neppure nelle celebrazioni per i trionfi della squadra di rugby. C’è chi dipinge una Rolls Royce del 1975 con i colori del club e c’è la corsa per farsi marchiare il simbolo, le Foxes, consentendo affari d’oro al capitano, Wes Morgan, proprietario di un gettonatissimo centro di tatuaggi. Una moda che coinvolge anche Jamie Vardy, il bomber: sette ore di paziente attesa per consentire al disegnatore di colorare la sua pelle. Lo stadio oggi sarà una bolgia. Tutto esaurito da giorni, con affari d’oro per i bagarini: gli ultimi biglietti sono stati venduti anche a 8 mila sterline. Canterà Andrea Bocelli, grazie all’iniziativa di Claudio Ranieri.

 

 

BigliettoEuroLeicester
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