“Ricomincio da tre”, Insigne ha ancora 270 minuti per dimostrare la sua spettacolarità

Lorenzo Insigne in panchina era da un bel pò di tempo che non si vedeva, eppure, nelle ultiem due partite contro il Bologna e Roma, Sarri ha preferito mettere in campo dal primo minuto Dries Mertens, che quasi per tutto il campionato ha dovuto guardare le partita da seconda scelta, entrando in campo sempre e solo nel secondo tempo. Eppure Insigne ha giocato una prima parte di stagione invidiabile, segnando dieci reti e producendo nove assist, che hanno fruttato altrettanti gol. Dalla Juve in poi il Magnifico ha perso la sua brillantezza, e la sua verve, facendo ripercuotere il tutto anche sul lavoro dell’intera squadra. I suoi meriti non si discutono, così come il suo gioco, specie negli uno a uno, o negli inserimenti in area, croce degli avversari. Al Napoli ha dato tanto, e per un napoletano come lui, se da un lato è un motivo ulteriore di apprezzamento, dall’altro paradossalmente è sempre troppo poco, perchè, se hai nel sangue la tua terra, allora il tuo impegno non basta mai. I napoletani poi, sono un popolo passionale, di cuore, e anche per questo, per quanto amano nel profondo, così non perdonano facilmente. In questa seconda parte di campionato che volge al termine, Insigne ha segnato solo due gol e ha prodotto un solo assist, numeri in netto calo rispetto a mesi fa, e questa sua non continuità è punita irrimediabilmente sempre con lo scarso rendimento. Ha ancora tre partite da giocare, se Sarri deciderà di schierarlo, e perciò gli restano 270 minuti per ritrovare sè stesso e il suo gioco unico.

InsigneNapoli
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