Serie B, l’Avellino blinda la salvezza

LANCIANO-AVELLINO 1-2

LANCIANO (4-3-2-1): Cragno 6,5; Salviato 6,5 Aquilanti 6,5 Amenta 5 Di Matteo 6; Vastola 6 (23′ st Milinkovic 6) Bacinovic 6 Vitale 5 (14′ pt Rigione 6); Di Francesco 6 Marilungo 6; Ferrari 6 (40′ pt Bonazzoli 6). A disp.: Antonino, Casadei, Di Filippo, Padovan, Rocca, Giandonato. All.: Maragliulo 6.
Falli commessi: 9
Fuorigioco fatti: 3
AVELLINO (4-3-1-2): Frattali 6; Biraschi 6 (37′ st Nica sv) Jidayi 6 Chiosa 6 Visconti 6; Gavazzi sv (26′ pt Bastien 6,5) Arini 6 D’Angelo 6; Insigne 6; Mokulu 6 (35′ st D’Attilio sv) Joao Silva 6,5. A disp.: Bianco, Offredi, Pucino, Ventola, Sbaffo. All.: Tesser 6,5.
Falli commessi:18
Fuorigioco fatti: 2
ARBITRO: Martinelli di Roma due 5.
Guardalinee: Raparelli e Caliari
Quarto uomo: Fourneau
MARCATORI: 12′ pt Mokulu (A), 21′ pt Joao Pedro (A), 26′ pt Salviato (L).
ESPULSO: 11′ pt Amenta ( L) per fallo da ultimo uomo.
AMMONITI: Ferrari (L), D’angelo (A), Jidayi (A), Arini (A), Biraschi (A), Nica (A), Di Francesco (L).
NOTE: al 34′ st allontanato l’allenatore dell’Avellino Tesser. Spettatori 3.500 circa( 1693 abbonati più 1589 paganti) per un incasso totale di 26.000 euro, in curva nord 500 tifosi ospiti. Angoli: 9-2 per il Lanciano. Rec.: 3′ pt, 5′ st

All’Avellino i 3 punti, al Lanciano i rimpianti. Un successo che consente agli irpini di salire a quota 48, di blindare la salvezza e di guardare il prosieguo del torneo con assoluta tranquillità. Il gol di Mokulu e il raddoppio su colpo di testa di Joao Silva, sugli sviluppi di un calcio di punizione, hanno consentito alla formazione di Tesser di amministrare il risultato, anche se l’acceso finale ha fatto correre brividi sulla schiena degli avellinesi. Il Lanciano e i suoi tifosi hanno un diavolo per capello per la direzione di gara di Martinelli più volte destinatario delle ire del pubblico, per l’ostruzionismo dei giocatori ospiti durante tutto il secondo tempo e per una sconfitta che brucia sul morale e sulla classifica. Tutto parte dall’undicesimo del primo tempo. Raccontiamolo: Mokulu viene messo giù in area da Amenta, calcio di rigore netto e rosso per il centrale difensivo. Dagli undici metri Mokulu si fa parare il rigore e per ben due volte Cragno respinge il pallone, ma sulla terza battuta l’attaccante mette in rete tra le proteste di Cragno e dei compagni per l’entrata a piedi uniti dello stesso calciatore . Da quel momento nervi a fior di pelle che aumentano nell’occasione del rigore per il Lanciano. Messi giù in area sia Ferrari che Di Francesco, rigore sacrosanto, ma cambia il merito di giudizio da parte di Martinelli che non ritiene di estrarre il cartellino. Al di là comunque degli episodi arbitrali va dato merito all’Avellino che dopo aver disputato un buon primo tempo, condito dai due gol, ha saputo soffrire nel secondo lottando a denti stretti per portare a casa un successo che ha il sapore della salvezza. Schiuma rabbia la squadra di Maragliulo che, nonostante l’uomo in meno per ben 85 minuti, avrebbe strameritato un risultato diverso. A fine gara i tifosi del Lanciano hanno contestato la famiglia Maio.

Corriere dello Sport

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