Se di cognome fai Corona e in campo dribbli gli avversari, la battuta viene naturale: quello lì li ubriaca tutti. Eh sì. E’ lo strano destino del talento più splendente del nuovo corso messicano. Tra questioni di sponsor e di campo. Il classe 1993, nato a Hermosillo, sboccia calcisticamente nel settore giovanile del Monterrey. Squadra con cui esordisce nell’agosto 2010 nella Liga MX Apertura contro l’Atlante, cui seguirà la prima apparizione anche nella Concacaf Champions League nella sfida contro il Marathon. La stagione 2011/2012 lo vede, invece, protagonista in ben 13 occasioni, caratterizzate da 2 gol e altrettanti assist vincenti. Jesus poi, vincente, lo diventa anche in campo visto che conquista 3 Concacaf CL di seguito. Gioca e segna nel corso dei Mondiali per Club e l’Europa arriva come conseguenza logica: il Twente deposita 3,5 milioni nelle casse dei messicani per farlo suo. Annata in cui Corona stenta, tra panchina e un infortunio all’articolazione della caviglia, segnando soltanto 2 reti. Dopo, però, non sbaglia più: saranno 13 le marcature e 5 gli ultimi passaggi con la casacca degli olandesi addosso nella season 14 – 15. Quindi è il momento di fare scalo al Porto
a cura di Francesca Flavio