Bucchioni: “Il disinteresse di De Laurentiis per il rinnovo di Sarri è una mancanza di rispetto per il lavoro svolto”

Il giornalista e opinionista, Enzo Bucchioni, nel suo editoriale per Tmw, oggi si sofferma sul futuro di Maurizio Sarri, l’allenatore del Napoli, che in una sola stagione ha portato la sua squadra a livelli impensabili. Arrivato dall’Empoli, ha fatto il salto di qualità, e ora i suoi meriti vanno ricompensati. “Complicata la situazione a Napoli. I giocatori che puntavano gli azzurri stanno andando in direzioni diverse (Gomez, Hummels, Klaassen) e De Laurentiis non sembra progettare il futuro. Ma Sarri resta o no? Questo è il grande interrogativo che noi ci siamo posti già due mesi fa annusando l’aria. Ora stanno arrivando tutti i media perché è chiaro che il rinnovo automatico a 700 mila euro non sarà accettato dal’allenatore. Adl si illude che le sue carte possano garantirgli di tutto e di più, ma il rinnovo automatico del contratto non vuol dire che Sarri andrà in panchina anche l’anno prossimo. Oggi non ci sono le condizioni e la situazione è nerissima. Intanto il disinteresse del presidente per l’argomento è ritenuto una mancanza di rispetto per il lavoro svolto. Sarri sta portando il Napoli al secondo posto, ha fatto giocare agli azzurri il miglior calcio della stagione, ha rilanciato Higuain alle quotazioni massime, ha valorizzato la rosa che adesso vale come minimo il 30-40 per cento in più. Pensate solo a Koulibaly che oggi vogliono tutti. Non vale 30 milioni? Sicuro. Detto questo, come ricordato Sarri ha un ingaggio da allenatore dell’Empoli. L’anno scorso tutto andava bene, anche per lui servivano conferme ad alto livello. Ora che le ha avute, pretende un ingaggio da allenatore di alta classifica, non i cinque milioni di Allegri, ma neppure i 700 mila suoi. Diciamo due milioni? Possibile. Probabile. Ma Sarri vuole anche ridiscutere tutta la parte normativa stracciando soprattutto la clausola vessatoria che lo lega al Napoli per cinque anni ed altre cose burocratiche. A quanto ci risulta vorrebbe anche una società più presente, adeguata al livello che ha, ormai stabilmente ai primi posti della classifica. Vorrebbe più uomini di calcio attorno, strutture più adeguate a Castelvolturno, un ritiro estivo all’altezza, ma anche altre cose (oltre ai programmi di rafforzamento) per far crescere il Napoli e avvicinarlo ancora di più alla Juventus. Sarà un bel braccio di ferro. Sarri resterà? Oggi non scommetterei neppure un euro conoscendo il carattere tostissimo del toscano. Per lui stare fermo per orgoglio non sarebbe un gran problema. Vedremo. Adl deve fare la prima mossa”.

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