Beppe Furino, 528 partite e 8 scudetti con la Juve. Ha vinto il primo scudetto nel 1972 e l’ultimo nel 1984, quando aveva quasi 38 anni e gli fecero giocare una partita per battere il record. «È la juventinità l’arma in più della Juventus. E quando c’è chi dice che vinciamo per gli aiuti arbitrali ci fanno praticamente un favore. Perché si concentrano su questo e non sulla nostra forza ». Lo afferma ai microfoni de Il Mattino. Furino, uomo del Sud, palermitano di nascita, cresciuto tra Nola e Atripalda perché il papà finanziere era di servizio lì negli anni ‘50, è juventino sino al midollo delle ossa.
Dunque, più gli altri gridano al complotto, più la Juve diventa ancora più vincente? «Esatto. Perché tutti pensano che le vittorie bianconere siano figlie del rigore non dato ai rivali, della svista sul fuorigioco, della mancata espulsione di questo o quel bianconero e nessuno si concentra sul vero motivo per cui la Juve vince sempre».
Ovvero? «È la più forte. E per batterla bisogna diventare più forte di lei. Tutto il contrario di quello che ha fatto Sarri».
Che vuol dire? «Può mai veramente pensare uno degli allenatori italiani più bravi del momento chela Juve è davanti a tutti solo perché loro giocano prima e il Napoli dopo e quindi ha una certa pressione psicologica addosso?».
Però, un po’ è così. Ma lei non è d’accordo. «Ma certo. Perché poi mi sembra che, pure quando ha giocato prima della Juventus, il Napoli non si sia avvicinato ai bianconeri. Il punto è crearsi sempre degli appigli, degli specchi su cui arrampicarsi per giustificare l’arrivo alle spalle della squadra più forte».
Dice che in questi ultimi 5 anni, se il Milan, la Roma e il Napoli si fossero lamentate di meno… «Esatto, dico proprio questo. Avessero pensato a rinforzare la rosa e la società invece di pensare che la Juventus vince perché gli arbitri l’aiutano. Finché questa sarà la mentalità, finché non penseranno al calcio e non a fare polemiche, la Juventus vincerà sempre. Perché questa è la sua forza principale».
Buffon, il capitano, ora è a quota 7 titoli: se giocherà altri due anni, può diventare il primatista di tricolori e scolpire un altro record. «Glielo auguro. E penso che sia davvero possibile: perché non mi sembra che le altre abbiano davvero capito come si fa a fermare questa Juventus».