Sabato sarà uno degli ex della partita, con Pestrin ed Alberto Bianchi. Angelo Fabiani torna al Del Duca a due anni e mezzo dalle dimissioni che chiusero la breve esperienza col club marchigiano, nel novembre 2013, prima di iniziare la sua seconda esperienza a Salerno. Oggi, a quattro giornate dalla fine del campionato, con la Salernitana impegnata nella volata salvezza ed una classifica che resta difficile, Fabiani viene considerato da una parte della tifoseria il maggiore responsabile di questa stagione così problematica. E’ il destino dei direttori sportivi, legato inevitabilmente ai
FIDUCIA. Il diesse è convinto che la Salernitana potrà centrare l’obiettivo salvezza. Ma la strada è ancora piena di ostacoli. A cominciare dalla gara di dopodomani ad Ascoli, contro una formazione che vede lo stesso traguardo molto più vicino dopo la vittoria di Terni. «E’ inutile fare calcoli – commenta Fabiani – perché queste quattro gare devono essere, come si dice, altrettante finali. Anche altre squadre dovranno affrontare scontri diretti e quindi sarà un finale di stagione avvincente ed appassionante. L’Ascoli? Di sicuro giocherà con una certa spensieratezza, galvanizzato dal successo di Terni. Noi, pur rispettando l’avversario, dovremo giocarcela con la consapevolezza del nostro potenziale. Auguriamoci di fare i punti necessari per restare in B,
ANALOGIE. Sette anni fa, il 16 maggio 2009, vincendo 2-0 ad Ascoli alla terz’ultima giornata (doppietta di Ganci) la Salernitana centrò di fatto l’obiettivo salvezza nel campionato di B. Allora come ora il diesse era Fabiani. «A volte le vicende si ripetono, è vero. Anche quell’anno, successivo alla promozione in B, faticammo non poco – racconta Fabiani – ma alla fine centrammo l’obiettivo salvezza. Questo campionato è analogo a quello di sette anni fa e mi auguro che si concluda nello stesso modo. Ripeto: sono assolutamente fiducioso».
Fabiani smentisce poi le voci di un possibile futuro disimpegno di Lotito e Mezzaroma: «Certe chiacchiere escono fuori sempre in momenti particolari. Lotito e Mezzaroma sono assolutamente vicini al club ed all’orizzonte non c’è nulla di quello che sento in giro. Per quanto mi riguarda, ho un contratto fino al 2017, mi trovo bene e sono legato a questa città. A meno che la società non ritenga di fare diversamente, problemi non ce ne sono. Ma naturalmente il bilancio si farà alla fine».
Corriere dello Sport