“Napoli va presa come una città unica, molto intelligente. Napoli è troppo speciale, quindi non la possono capire tutti…”, così Marcello Mastroianni definisce Napoli: una città dai mille colori con una grande storia alle spalle tutta da raccontare e piena di bellezze uniche da mostrare. Eppure viene sempre vista da tutti gli italiani come la pecora nera, sempre discriminata, insultata ed etichettata con i peggiori epiteti possibili (“camorristi”, “puzzoni”, “nullafacenti” …), nonostante essa sia una città italiana. Ma se nel Bel Paese non c’è una buona considerazione verso Napoli, all’estero invece sembrano avere un’opinione molto diversa: qualche giorno fa il famoso giornale inglese The Telegraph ha lanciato in rete un sondaggio, secondo il quale Napoli risulta essere la città italiana più amata dagli inglesi con oltre il 50% delle preferenze. Il giornalista inglese Stanley Stewart è andato a visitare Napoli di persona, dichiarando di essere innamorato della città partenopea, come lo si evince dal titolo del suo articolo dedicato proprio al capoluogo campano: “Napoli, passione e morte in un gioiello sottovalutato d’Italia”. Il giornalista comincia il suo tour parlando in primis dell’arte partenopea, in particolar modo si sofferma sul Museo Archeologico, sul Pio Monte della Misericordia e infine sulla Cappella di San Severo con il Cristo Velato, rimanendo esterfatto dalla mancanza di visitatori, a detta del giornalista, “uno dei misteri e delle gioie della città”, per poi parlare della città, definendola bella, gloriosa, vibrante e sfacciatamente corrotta ma con una grande passione, capace di resistere ai cambiamenti urbanistici e socio-culturali, della sua lingua, che la definisce “sensuale”, dei quartieri e delle varie chiese, della gente, della vita frenetica che si respira e del buon cibo. Infine conclude la sua visita riprendendo la storica frase di Goethe (“Vedi Napoli e poi muori”), sostenendo che nulla potrà mai mettere in ombra questa città, invitando i visitatori a fare un salto a vedere Napoli