Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, dopo il ritorno dalle vacanze alla Maldive, si è trovato ad affrontare la Corte d’appello sportiva per il ricorso fatto dalla società partenopea dopo la squalifica di quattro giornate inflitte ad Higuain dopo la partita con l’Udinese. E come se non bastasse, sabato sera la sconfitta con l’Inter a San Siro ha ulteriormente aumentato la sua rabbia, ma non solo per i suoi ragazzi. Di questo scrive oggi Repubblica di Napoli. “Un bel sospiro di sollievo per Aurelio De Laurentiis, che aveva controllato a fatica la sua ira dopo il ko con l’Inter. Il presidente ce l’aveva soprattutto con Rocchi, colpevole di aver convalidato il gol in fuorigioco di Icardi. Un altro errore ai danni del Napoli, già penalizzato dalla maxi squalifica di Higuain e scottato per l’arbitraggio di Irrati a Udine. De Laurentiis era in vacanza alle Maldive, mentre gli azzurri perdevano lo scudetto e la testa in Friuli. Ma il suo ritorno sul ponte di comando non ha cambiato il corso degli eventi, in campo e fuori. La riduzione di una sola giornata della squalifica del Pipita è stata infatti una sconfitta politica, per il numero uno del club: che contava invece con la sua presenza di rabbonire i giudici della Corte d’Appello. Stessa storia a San Siro, dove la squadra di Sarri è stata di nuovo penalizzata sotto i suoi occhi. Comprensibile la sua rabbia, controllata a fatica già nell’intervallo e poi esplosa alla fine della gara, negli spogliatoi di San Siro. Passi per lo scudetto, su cui la Juve aveva già messo le mani da un paio di settimane. Ma il solo pensiero di compromettere pure la qualificazione diretta per la Champions ha fatto perdere di brutto le staffe ad Aurelio De Laurentiis: ai ferri corti con il Palazzo e arrabbiato in misura minore anche con la squadra”.