Alla vigilia dell’anticipo della 34esima giornata di Serie A che vedrà opposto il Napoli al Bologna, ilnapolionline ha contattato Maurizio Criscitelli, presidente del Napoli Club Bologna. Criscitelli ci racconta l’attesa per questo personalissimo derby, interno al suo sodalizio, non senza commentare la sconfitta di sabato a San Siro:
– Prima di proiettarci al Bologna, cosa non ha funzionato sabato sera a San Siro?“Sicuramente la terna arbitrale non ha funzionato a dovere, la partita è cominciata male perchè prendere gol dopo 4 minuti, contro una squadra abituata e chiudersi e ripartire come l’Inter, non è facile. Loro hanno lasciato il possesso palla proprio per questo, al primo errore c’era una ripartenza. Poi è mancato giocare a ritmi alti e quel cinismo che ha contraddistinto il Napoli fino ad un mese fa. Si è persa un pò di brillantezza. Le partite gli azzurri le stanno perdendo sulle seconde palle, sulle quali ci vuole cattiveria agonistica che sta mancando, insieme all’aggressività. La gara resta comunque condizionata dagli errori arbitrali: gol in fuorigioco, mancata espulsione per Kondogbia, fallo da ultimo uomo di Murillo su Gabbiadini. Strano non avere avuto un arbitro fiscale come Irrati e che applica il regolamento alla lettera, questo sta capitando da un paio di partite: è un dato di fatto e non una lamentela, Rocchi è stato palesemente incoerente sulla gestione dei cartellini”
– Partita speciale domani per Lei ed il suo club: che Bologna si aspetta al San Paolo? “Mi aspetto il Bologna delle grandi prestazioni contro le grandi squadre perchè va in difficoltà nel momento in cui deve comandare la partita. Domani serve tantissima concentrazione senza sottovalutare l’incontro di domani che ci dà una grande chance: prima di San Siro, pensando al successo della Roma con l’Atalanta, un pareggio poteva andar bene per restare a più quattro. Nonostante non sia andata così, il Napoli resta a più cinque ed ha l’occasione di arrivare allo scontro diretto in condizioni ottimali, a patto che molto probabilmente la Roma batterà il Torino. Se così il Napoli, facendo tutti gli scongiuri del caso, dovesse perdere il 25 Aprile all’Olimpico, resterebbe a più con 3 partite abbordabili all’orizzonte: in casa con Atalanta e Frosinone, in trasferta col Torino. La partita col Bologna ha più valore di quella con la Roma: se non batti il Bologna, lunedì non sarà un crocevia ma la partita del campionato. Lo scudetto ormai è una chimera, impensabile recuperare 9 punti in 5 giornate alla Juve, e si deve blindare il secondo posto”
– Qual è il vostro rapporto col Napoli e come vi organizzate per le varie trasferte?“La mission del club è seguire tutte le trasferte, amichevoli comprese, tanto che quest’anno abbiamo cominciato a Nizza. Il momento della trasferta è un momento di aggregazione, a prescindere se si è in 9, come a Nizza, o in 100, come a Milano. Seguiamo anche il Napoli al San Paolo, ma essendo Napoli la nostra città d’origine, ogni socio in questo caso si organizza per conto proprio con familiari o amici. La trasferta nel resto d’Italia invece prevede la partenza da Bologna ed il rientro a Bologna. In queste ore arriveremo a poco a poco in Campania, qualcuno è già arrivato domenica per il referendum, ed in occasione di questo derby interno ci sarà una folta rappresentanza del Napoli Club Bologna al San Paolo”
– Se Lei fosse De Laurentiis, come si muoverebbe durante il prossimo mercato estivo? “Di fronte ad un’offerta da 100 mln per Higuain il Napoli non può permettersi di rifiutare, così come nessuno in Italia. Con quei soldi reinvestiti sul mercato, la squadra ne esce rinforzata, magari prendendo un difensore e due centrocampisti di altissimo livello. Il Napoli disputerà la Champions il prossimo anno ed abbiamo bisogno di seconde linee all’altezza delle prime linee. Quest’anno gli azzurri hanno utilizzato gli stessi 11 per quasi tutta la stagione, le uniche assenze sono state le squalifiche e qualche piccolo infortunio, ed ora ne paga le conseguenze. Raramente abbiamo visto cambi di natura tecnico-tattica, soltanto dopo le partite con Empoli e Brugges ed il patto spogliatoio con Sarri per passare al 4-3-3. Mi auguro che Higuain resti perchè un altro attaccante del suo spessore non esiste in Europa. Se però arriva qualcuno che vuol pagare la clausola rescissoria, con Higuain a caccia di nuove esperienze, non puoi trattenerlo. L’importante è che De Laurentiis investa la somma sul mercato, anche se io ne investirei una fetta per la costruzione di nuove strutture. Questo sarebbe il vero salto di qualità del Napoli, strutture di proprietà ed avere uno stadio all’altezza dei top club europei: è il sogno di chi ama il calcio e gira l’Europa. Udine però non è lontana, il Friuli è un gioiellino e non ci sono voluti 300 mln per costruirlo”.
A cura di Mario De Martino