In diretta da Roma, Piero Sandulli, parte integrante dell’udienza sulla squalifica di Gonzalo Higuain ed ille tempore di Calciopoli, ci aggiorna attraverso Radio Kiss Kiss: “La presenza dei calciatori avviene spesso, soprattutto per quelli famosi che attraggono attenzioni. Una cosa dovuto ai giudici, anche per spiegare le proprie ragioni, ma ciò che fa testo è il referto dell’arbitro. Se la Corte lo richiede può sentire telefonicamente Irrati, tanto che c’era anche un rappresentate dell’Aia in udienza proprio per questo motivo, senza diritto al voto. Solo l’arbitro deve conoscere il suo verbale, purtroppo queste cose non vengono segretate ma diffuse, vale anche per la giustizia statale. Dieci anni dopo Calciopoli, o meglio 9, è intervenuta la sentenza della Cassazione che ripercorre la sentenza federale: vuol dire che la giustizia sportiva non si era sbagliata, ciò che c’era da rilevare è venuto in rilievo. Il merito dei giudici di Napoli e della cassazione hanno avuto grande merito, sarebbe interessante a bocce ferme discutere con chi ha creato quel caos, la degenerazione di un sistema che ha visto crescere l’aspetto economico prima che quello sportivo. Calciopoli non è stata un’invenzione, ora voglio gustarmi le partite: i difensori devono essere i terzini e non gli avvocati.”