La parola a Gonzalo – L’argentino a Roma per spiegare i suoi 48″ di follia

Il momento tanto atteso è arrivato e De Laurentiis ha deciso di esserci. Ci sarà anche lui, insieme al Pipita, dinanzi al giudice Gerardo Mastrandrea. Non si sa se prenderà la parola, ma la faccia ce la metterà. Il Napoli, dunque, proverà, con i suoi vertici, di restituire Gonzalo Higuain a Sarri e al campionato italiano quanto prima. Il numero 9 azzurro, sarà scatenato, come in campo, ma non andrà a Roma per passare da vittinma. Dirà la verità, ricorderà che è la sua prima espulsione, racconterà quei suoi 48 secondi di raptus, dirà che non voleva colpire Irrati e non l’ha mai offeso. La sentenza è attesa per il tardo pomeriggio. Nell’ ambiente c’è più ansia per questo provvedimento che per la gara di domani sera contro l’Inter. Quanto scritto in primo grado da Tosel è formale e matematico ed il Napoli mira a poter “spiegare” la vicenda. Ovvio, De Laurentiis non discolpa in pieno Higuain: fosse per lui adotterebbe regole da Nba e punirebbe chi ha reazioni del genere. Il ricorso dell’avvocato Mattia Grassani si basa su tre elementi: l’assenza dell’aggravante della condotta violenta, le mani posizionate per difendersi dal contatto e infine la qualifica del termine “vergognoso” con cui Higuain si è rivolto a Irrati «guardandolo negli occhi». (Tratto da Il Mattino)

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