Una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana: la bacheca del Napoli, negli ultimi tre anni, si è arricchita unicamente di questi trofei, i soli due riconoscimenti ad essere stati sottratti alla supremazia della Juventus in tale lasso di tempo. Il palmarès azzurro, alla luce di alcune statistiche fatte registrare dalla squadra partenopea, sarebbe potuto essere decisamente più ampio, se le caratteristiche del nostro campionato fossero differenti. Un dato, in particolare, sorprende per peso e continuità: al netto di tre stagioni, l’ultima della quale deve essere ancora conclusa, la squadra allenata da Benitez e Sarri è riuscita a tagliare l’incredibile traguardo delle 300 reti siglate. Il passaggio dal 4-2-3-1 integralista del tecnico spagnolo al 4-3-3 varato dall’ex coach dell’Empoli, come testimoniano risultati e prestazioni, hanno portato in dote numerosi cambiamenti, tranne uno: le bocche di fuoco azzurre, in entrambe le gestioni, hanno sfornato goal e giocate d’alta scuola, rimanendo a secco in un numero esiguo di gare. Con la crescita graduale di Higuain (23 reti siglate nel 2013-14, 29 nel 2014-15 e 32 nell’annata attuale), quella esponenziale di Insigne (5 reti e 13 assist nel computo dei due scorsi campionati, 12 griffe e 10 passaggi vincenti nella Serie A in corso) ed il passaggio di Gabbiadini al ruolo di prima punta, il club di De Laurentiis vanta l’attacco più temibile e completo del massimo campionato. Ciò, però, non è bastato ad incrinare le certezze della corazzata bianconera, che nonostante il ruolino di marcia azzurro è riuscito a realizzare un filotto aperto di 21 vittorie ed un pareggio in 22 gare. Numeri da marziani ed una continuità che nemmeno squadre come il Barcellona, eliminato dall’Atletico Madrid in Champions e sconfitto negli ultimi due match di Liga, possono vantare. Qual è il segreto vincente della Vecchia Signora, dunque? La fase difensiva, senza ombra di dubbio la migliore d’Europa: nel 2016, infatti, l’undici di Allegri è riuscito a subire unicamente tre goal in campionato. Nonostante il secondo miglior reparto arretrato, il Napoli ha sul groppone 6 punti di distacco e 10 reti subite in più dei rivali piemontesi. In estate, dunque, non servirà unicamente trattenere il leader Higuain per rimanere competitivi: bisognerà, in vista della probabile qualificazione alla Coppa dei Campioni, rimpolpare adeguatamente la zona di campo ricoperta da Albiol e Koulibaly.
Calcio in Pillole, rubrica a cura di Umberto Garofalo
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