RIEPILOGO: Giornata positiva la 32^a di Serie A per il Napoli che, con tre gol al Verona cancella il disastro di Udine, restando matematicamente in scia alla Juventus a -6, ma soprattutto allungando sulla Roma, fermata da un ottimo Bologna, nel posticipo del lunedì.
(RI)PARTENZA ( Pro ): Qualcuno, o forse i soliti, storceranno il naso esclamando a posteriori la tipica frase ” Vabbè, era solo il Verona ”. E’ vero era solo il Verona, ma dopo averlo travolto al San Paolo. Si perché la gara contro i giallo-blu, galvanizzati dalla vittoria di Bologna, lasciava spazio a mille insidie, soprattutto dopo una settimana complicata e ricca di polemiche post sconfitta contro l’Udinese. Invece, come se nulla fosse successo, o cambiato, il Napoli rialza la testa con una prestazione più che convincente. Con Higuain e Koulibaly fuori, lo squalificato Sarri ha assistito all’ennesima dimostrazione di forza della sua squadra, in particolare di quei giocatori poco utilizzati finora. La scena è tutta per Gabbiadini che, non solo ritrova il campo dal primo minuto, ma anche sorrisi e gol dopo sette lunghi mesi all’ombra del Pipita. In attesa di sapere se verrà accolto o meno il ricorso del Napoli, Manolo avrà ancora due partite per dimostrare tutto il suo valore e, perché no, tentare lo sprint finale nella corsa all’Europeo che vede l’Italia priva di finalizzatori sotto porta. E chissà che la scala del calcio di San Siro, non possa essere una vetrina…
IL DUBBIO ( Contro ): Contro il Verona buona anche la prova degli altri gregari come David Lopez, Chiriches ed El Kaddouri autore anche dell’assist per Callejon che ha chiuso definitivamente la pratica sul 3 a 0. Ottimo lo spagnolo che fa rifiatare Allan in mediana, apparso in affanno contro l‘Udinese. Partita in discesa per il difensore rumeno, poco impegnato come tutto il reparto. Il dubbio… Pedine che, malgrado lo splendido campionato disputato dagli undici titolari, potevano essere utilizzati in settimane particolari ( causa Nazionali ) come quella che ha portato alla sconfitta contro l‘Udinese, dove giocatori più freschi e meno logorati dai tanti viaggi avrebbero fatto la differenza.
A cura di Luigi Tramontano