Ha cominciato a divertirsi Gabbiadini, troppe volte lasciato in panca. Si è ripetuto Insigne dagli undici metri e ha chiuso il Callejon infinito con
un colpo da biliardo su assist di El Kaddouri. Ecco che tutto di un tratto anche quelli che erano straconvinti di un Napoli dipendente dal Pipita si sono dovuti ricredere. Certo, si dirà che di fronte c’era l’ultima in classifica. Ma la storia del calcio è piena di episodi dove la cenerentola del torneo riesce a beffare i più forti. L’anno scorso, al Tardini, nonostante il Parma fosse già retrocesso da tempo, non si riuscì a vincere e a conquistare i punti per i preliminari di Champions. Quindi, è inutile parlare delle poche qualità degli avversari. Bisogna dare merito ad un allenatore che ha saputo dare una identità ad un gruppo che attualmente merita il secondo posto. Certo, sarebbe stato bello se si fosse riusciti a stare attaccata alla Juventus fino alla fine ma sono entrati in gioco determinati fattori e quindi la Signora ha preso il largo. Al di là di tutto, però, va detto che ci sono stati dei black out fisiologici che i bianconeri non hanno avuto in questa corsa tricolore. Al di là degli aiuti arbitrali o presunti tali, Pogba e soci hanno sempre imposto la propria forza mentre il Napoli è venuto meno in alcune occasioni. Ma ci può stare, come amava dire Benitez. In questo gruppo ci sono stati tanti novizi che non hanno saputo tenere il ritmo giusto ma soprattutto non hanno avuto il carattere per riuscire a rimediare in alcune partite dove si era spenta la luce. Significa che l’anno prossimo, con un pizzico di esperienza in più, si farà meglio. Fonte: Il Roma