E’ la terza coppia più prolifica della serie B. Dopo i pescaresi Lapadula-Caprari (32 gol) ed i crotonesi Budimir-Ricci (24) ci sono loro: Coda e Donnarumma. In due hanno segnato 23 reti: 13 Massimo Coda e 10 Alfredo Donnarumma. Un bottino che vale tanto, tantissimo, considerata la posizione di classifica della Salernitana. Coda e Donnarumma, infatti, hanno giocato meno delle altre due coppie-gol, a causa dei tanti avvicendamenti e naturalmente del ribaltone tecnico. I due sono stati complessivamente in campo per 4.420′. Lapadula e Caprari, invece, hanno giocato
CODA. Dunque, la Salernitana aveva visto bene la scorsa estate, almeno per quanto riguarda gli attaccanti. Coda non fu accolto con entusiasmo dai tifosi e dalla critica, tutti pensavano che Maniero avrebbe potuto dare di più. Coda, in effetti, stentò nelle prime nove giornate, finendo in panchina contro la Ternana e non segnando neppure un gol. La doppietta col Lanciano (il 27 ottobre scorso) fu soltanto uno squillo. Isolato. Solo sul finire del girone di andata e poi nel girone di ritorno l’ex Parma ha cominciato a segnare con una certa continuità. E’ cresciuta la condizione (la scorsa stagione, in A, l’attaccante cavese era rimasto fermo per quattro mesi – tra novembre e febbraio – a causa di un infortunio al ginocchio sinistro durante Parma-Inter) e finalmente Coda ha potuto sfruttare il suo potenziale, dimostrando di saper lavorare molto anche per i compagni. Nove i gol messi a segno nel girone di ritorno. Solo Lapadula, con 10 reti, ha fatto meglio di Coda nella seconda parte del campionato. Quello attuale è già il miglior bottino italiano dell’attaccante di Cava de’ Tirreni. Due anni fa, col Nova Gorica, in Slovenia, realizzò 18 gol nel campionato di prima divisione.
DONNARUMMA. Se Coda ha dovuto fare i conti con la precaria condizione fisica iniziale, Alfredo Donnarumma ha sicuramente risentito delle frequenti variazioni tattiche che hanno caratterizzato il campionato della Salernitana. La scorsa stagione, a Teramo, segnò 23 gol, più di Lapadula. Nel 4-3-3 di Torrente non si è quasi mai trovato a suo agio. Eppure nel mese di novembre, in quattro gare (contro Bari, Novara, Latina e Pro Vercelli), Donnarumma segnò 5 gol. Poi a Livorno, come tutta la squadra, sbagliò la partita, il suo agente rilasciò dichiarazioni commentando criticamente la posizione in campo del calciatore e Donnarumma finì incredibilmente in panchina. Al suo attivo anche 4 assist decisivi, a conferma della pericolosità di questo calciatore, che andava valorizzato e non messo in disparte. Menichini, che comunque ha privilegiato l’attacco a due punte, gli ha dato fiducia (10 presenze) e i risultati stanno arrivando. Dai suoi gol e da quelli di Massimo Coda dipenderà la permanenza in B della Salernitana.
RIPRESA. La squadra riprenderà ad allenarsi oggi pomeriggio al Volpe per preparare la trasferta di Vercelli. Menichini ritroverà Bernardini, reduce da un turno di squalifica, ma dovrà fare a meno di Davide Moro, che sarà fermato per un turno dal giudice sportivo per la seconda ammonizione subita sabato contro il Latina. Da valutare le condizioni di Ceccarelli, uscito malconcio dalla partita con i pontini, e poi quelle di Bovo, Tuia e Nalini, assenti sabato scorso. Considerata la vulnerabilità difensiva della squadra, che ha la peggior difesa della serie B con 55 gol subiti, non è da escludere una modifica dell’assetto tattico, per rinforzare il centrocampo.
Corriere dello Sport