Casertana, Lombardi minaccia di mollare tutto

Due vittorie di fila, contro Akragas (4-0) e sul campo della Lupa Castelli (1-2), avevano riportato serenità e ottimismo con la guida tecnica di Andrea Tedesco subentrato a Nicola Romaniello dopo il pareggio di Martina Franca che faceva seguito ai sei schiaffi rimediati a Benevento da una squadra senza anima né cuore. Contro il Foggia il 32enne allenatore napoletano ha vissuto la prima sconfitta della sua esperienza da traghettatore di una squadra che resta comunque in corsa per il raggiungimento dei playoff. Nello scontro diretto per consolidare una posizione nei playoff è stato il Foggia a spuntarla ma la Casertana nelle restanti quattro gare ha la possibilità di ottenere il massimo, affrontando avversari teoricamente abbordabili: Monopoli e Messina fuori casa, Fidelis Andria e Paganese tra le mura amiche. Il problema, adesso, è di carattere societario perché la decisione del patron Lombardi di uscire dal calcio pone nuovi interrogativi a una tifoseria che era già rimasta disorientata dopo che il Questore di Caserta, Francesco Messina, aveva emesso due settimane fa il Daspo nei confronti del socio di riferimento della Casertana per l’episodio avvenuto durante la gara interna contro il Cosenza. Dopo il gol dei calabresi, il 54enne dirigente entrò in campo protestando con veemenza contro l’arbitro e invitando i giocatori rossoblù a rientrare negli spogliatoi. Di qui il provvedimento per il quale Lombardi potrà ricorrere al prefetto o al Tar.
Imprenditore nel campo sanitario, della grafica e dell’editoria, entrato nella compagine societaria 30 mesi fa affiancando l’allora presidente Verazzo, adesso Giovanni Lombardi ha deciso di uscire dal calcio, giustificando con il risultato di Casertana-Foggia il motivo: «Dopo l’ennesimo arbitraggio scandaloso e in malafede, ho recepito il messaggio che mi viene indirizzato e, poiché non sono uno stupido, prendo in maniera irrevocabile la decisione di lasciare il mondo del calcio. Questo ambiente malato e inquinato non mi appartiene. Mi spiace per chi mi è stato sempre al fianco in questi anni di sacrificio e di speranza, ma il messaggio che ci hanno inviato oggi è stato, purtroppo, molto chiaro: ci vogliono fuori! Un abbraccio a tutti gli sportivi veri e leali».

Corriere dello Sport

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