Altri tre schiaffi: dopo quelli del Latina arrivano pure dal Pescara nei confronti di una squadra ormai senza anima né cuore, la brutta copia di quella che aveva illuso la tifoseria e la stessa società, quando il traguardo dei play off appariva quello minimo in una stagione complicatasi maledettamente. Sarà meglio cominciare a guardarsi le spalle, anche perché i bonus per l’Avellino sono ormai terminati, compreso quello costituito da una tifoseria sempre vicino alla squadra, generosa e passionale. Sommersi dai fischi e dagli insulti per una nuova sconfitta incassata senza una
timore di sbagliare. Dario Marcolin ha provato a giustificare i suoi uomini: «Sotto il profilo della prestazione ho poco da rimproverare alla mia squadra. Non mi ha soddisfatto il risultato», ha detto il tecnico dell’Avellino sicuramente consapevole che nel calcio contano i punti, i risultati, più che le belle prove. «Nel primo tempo abbiamo giocato con la paura addosso e preso quindi il gol ma nell’intervallo ho detto ai miei uomini di scrollarsi di dosso quel timore di sbagliare, di fare ciò che sanno e la reazione è stata apprezzabile e concreta, considerando il pareggio ottenuto con Castaldo e le occasioni d’oro sprecate da D’Angelo e Mokulu». Disamina giusta ma da completare con quanto avvenuto dopo il gol del pareggio, ovvero altre due reti incassate da un Pescara sceso in campo con una formazione fortemente rimaneggiata, con tre under 19 in difesa. «Aggiungerei pure con un super portiere», ha tenuto a sottolineare Marcolin riferendosi ad Aresti, autore di ottimi interventi.
Il presidente Taccone ha cercato di gettare acqua sul fuoco: «Non parlerei di una brutta sconfitta. È stata semplicemente una sconfitta, i ragazzi hanno giocato ed è significativo che il migliore in campo sia stato il portiere del Pescara». Nessun provvedimento immediato nei confronti della squadra, assolta dal presidente. Se ne riparlerà lunedì, quando i giocatori andranno in ritiro a Paestum. «Si va avanti per raggiungere l’obiettivo della permanenza in B, possibilmente con tranquillità e serenità da parte di tutti», ha sentenziato Taccone.
Corriere dello Sport